Intervistato a Radio Anch’Io Lo Sport, Maurizio Viscidi ha parlato della situazione attuale dei settori giovanili italiani portando l’esempio di quello della Juventus. In particolare, l’allenatore avrebbe sottolineato i vantaggi delle seconde squadre, che permetterebbero di far accumulare esperienza utile ai ragazzi usciti dalle primavere.
L’esempio della Juventus
“Il salto dalla Primavera alla prima squadra è eccessivo. Il Primavera si ferma con l’Under 19, entrare in prima squadra fanno fatica. Serve un ponte di congiunzione, ma anche una cultura per cui il settore giovanile è un investimento. “Il salto dalla Primavera alla prima squadra è eccessivo. Il Primavera si ferma con l’Under 19, entrare in prima squadra fanno fatica. Serve un ponte di congiunzione, ma anche una cultura per cui il settore giovanile è un investimento. Li portiamo troppo formati dal punto di vista tattico, che si allenano come dei grandi ma non fanno la differenza e quindi l’allenatore mette il giocatore esperto. Seconde squadre? Qualcosa si è mosso e la Juventus U23 ha valorizzato tanti giocatori: Miretti, Soulé, sono tutti transitati da lì e hanno fatto un’esperienza importante. Tecnicamente, per me sono valide”.