Virdis: "Raspadori non mi convince come sostituto di Dybala"

Virdis: “Raspadori non mi convince come sostituto di Dybala”

Pietro Paolo Virdis, ex calciatore, ha parlato della partita di stasera tra Cagliari e Juventus, con un cenno al calciomercato.

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Pietro Paolo Virdis, doppio ex della sfida di stasera tra Cagliari e Juventus, ha rilasciato delle dichiarazioni a Juventusnews24, parlando del match tra i bianconeri e i rossoblù. Ecco le sue parole sulla gara: “Tutte e due hanno inevitabilmente qualcosa da perdere. Gli obiettivi sono diversi, ambiscono a diversi traguardi. Il Cagliari non sta vivendo un momento facile, ma è una cosa che va avanti da tempo. Il periodo negativo ora è tornato, sono ritornate anche le difficoltà però non c’è tempo per disperarsi. La Juve a poco a poco è risalita da una situazione che sembrava complicata e bene o male sta lottando per i traguardi che si era prefissata a inizio anno. Non penso risentirà dell’ultima sconfitta, mi aspetto una pronta reazione.”

Su Raspadori: “Io non credo che Raspadori sarebbe il sostituto di Dybala. Adesso se ne sta parlando tanto, è un giocatore che sta iniziando piano piano a venire fuori. Ha già messo in mostra ottime qualità al Sassuolo, specialmente in questa stagione. E’ chiaro però che passare dai neroverdi alla Juve non sarebbe affatto facile, bisognerà vedere come reagirà all’impatto con un club di livello più alto.”

Sul trasferimento dal Cagliari alla Juventus: “E’ stato raccontato di tutto, ma la verità è che ero un ragazzo di 20 anni che voleva rimanere a giocare a Cagliari per almeno un’altra stagione dopo aver fallito la risalita in Serie A. Giocammo gli spareggi ma poi rimanemmo giù, ero solo un ragazzo che voleva portare ancora in alto la squadra a cui teneva. Nessun problema con la Juve, perché qualunque offerta fosse arrivata la mia decisione sarebbe stata la stessa. Vale per i bianconeri, come per l’Inter o per il Milan. Poi a Torino direi che si, ho vissuto di alti e bassi, ma anche perché ho avuto diversi problemi fisici che mi hanno condizionato. E poi quel rifiuto non mi ha sicuramente aiutato nell’ambientamento.”

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