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La Juventus ha detto forse definitivamente addio alla corsa Scudetto dopo la sconfitta maturata contro il Benevento nella giornata di domenica, nell’ultima partita prima della pausa per le Nazionali. Questi quindici giorni di pausa serviranno ad Andrea Pirlo per lavorare sugli errori commessi fino ad oggi, anche se il tecnico bresciano potrà farlo solo con una parte della squadra, vista la partenza di dodici giocatori per i ritiri delle rispettive nazionali. L’ex attaccate e giocatore della Juventus Christian Vieri, ha parlato intervistato dai microfoni de La Gazzetta dello Sport relativamente al momento bianconero.
“Forse la Juve è stata brutta nella partita con il Benevento, ma io parto da più lontano: se vinci nove scudetti di fila, prima o poi uno lo perdi. Poteva essere l’anno scorso o l’anno prossimo, ma doveva succedere. Ed è successo a Pirlo. Il Liverpool dominava, e ad un certo punto sembrava allo sbando. Ci sta anche se hai Ronaldo, ci sta perché questa Inter è più forte e ha più fame di vincere. Giocare meno o non essere quelli di dieci anni fa, come Buffon e Chiellini, è fisiologico. Ma nonostante chi critica e basta – io li chiamo “quelli che non sanno” – non guardi queste cose, la Juve ha anche comprato pensando al domani”.
“Chiesa è futuro. Kulusevski, Mc Kennie e Arthur sono futuro. De Ligt, Demiral, Bentancur: futuro. Tutti dovrebbero pensare al futuro quanto al presente, non solo la Juve. Pirlo lo vedo ancora in panchina: non credo che la Juve possa cambiare tre allenatori in tre anni. E non puoi essere un maestro dopo Barcellona e la partita dopo uno che non ha abbastanza esperienza. Con Ronaldo c’erano più possibilità, non la certezza di riuscirci in Champions: Messi non la vince da sei anni, il City e il Psg non ci sono ancora riusciti. Pirlo dice di credere ancora nello scudetto perché un allenatore ha il dovere di crederci. Io invece non ci credo: la Juve questo scudetto non lo vince”.