Intervenuto sulle pagine di Tuttosport l’ex arbitro Calvarese ha analizzato la direzione di gara di Giua in Verona-Juve: “Nel primo tempo del Bentegodi, l’Hellas protesta per l’intervento di Locatelli su Duda nell’azione che porta al vantaggio di Vlahovic. Lo juventino però prende il pallone e lo scontro di gioco successivo è una diretta conseguenza e soprattutto è regolare. Giusto lasciar proseguire, anche il VAR approva la decisione di Giua. Netto il rigore assegnato per fallo di Tchatchoua su Mbangula nel secondo tempo. Il gialloblù prende nettamente la gamba travolgendo l’avversario”.
Verona-Juve, la moviola di Calvarese
“Eppure, in una partita facile, la gestione disciplinare è da dimenticare. Nel primo tempo mancano due gialli piuttosto evidenti: uno a Fagioli per fallo su Duda, e uno a Suslov per fallo su Cabal. E sul rigore il giallo a Tchatchoua è inventato: non si tratta sicuramente di un giallo imprudente, ma solo un intervento falloso genuino, in una potenziale azione d’attacco pericolosa. Una SPA, che in area di rigore viene “declassata” (nessun cartellino)”, ha concluso.