Vergnano: "Elkann dice cose banali ma la Juve non la difende nessuno"

Vergnano: “Elkann dice cose banali ma la Juve non la difende nessuno”

Juventus
Vergnano ha commentato le ultime parole di Elkann sulla Juve: il giornalista sottolinea che in questo periodo i bianconeri non sono difesi

A Radio Bianconera il giornalista Fabio Vergnano ha analizzato le parole espresse recentemente da Elkann sulla Juventus. Ecco cosa ha detto: “Non mi stupisco delle sue parole. Tiene alla Juventus ma ci tiene per il fatto che continui ad essere una cosa degli Agnelli. Non la difende nessuno per ora la Juventus; ha detto delle cose di una banalità assoluta. Ha dato però una fiducia a termine ad Allegri per le ultime sfide, dando un obiettivo. Lasciando la società in mano a gente che di calcio non ne sa nulla; come Calvo che in tv è costretto a dire cose di una tristezza assoluta. Che Elkann dia una struttura ben diversa da quella attuale. Che subentri gente di calcio, altrimenti venda la Juve. Non può lasciare che la Juve muoia in questo modo”.

Vergnano su Allegri e Alex Sandro

Il giornalista è poi nuovamente ritornato a parlare dell’allenatore della Juventus Massimiliano Allegri. In particolare, Vergnano non avrebbe apprezzato la gestione di Alex Sandro: Allegri è da fucilare su Alex Sandro. Non puoi farlo giocare per portartelo anche il prossimo anno. O lo ami, perché altrimenti non so, è uno dei giocatori più impresentabili della Juventus. E’ una situazione vergognosa”. Mentre, su Evelina Christillin, criticata recentemente da Elkann, ha detto: “Mi stupisce molto. Me la ricordo grande tifosa; da quando è arrivata alla UEFA e alla FIFA dice cose un po’ così. Non deve andare in tv con la maglia della Juve, visto il suo ruolo, ma è giusto che non sia piaciuta ai tifosi”.

Sul passato della Juventus

Infine, Vergnano ha voluto confrontare il lavoro passato delle vecchie dirigenze della Juventus per confrontarlo con quella attuale. Nello specifico ha spiegato: “La Juventus della Triade risollevò la Juve. Così come fece Andrea Agnelli a suo tempo, prima di buttarla giù preso da manie di grandezza. Ferrero e Scanavino mi ricordano Cobolli Gigli e Blanc, due piombati così all’improvviso alla Juventus. Lì si doveva gestire una Serie B ma con dei campioni; questa è peggio ancora. Molti se ne vorranno andare senza coppe, qualcuno se ne andrà e non lo rimpiangerò. Locatelli per esempio mi ha deluso, è un mediocre sopravvalutato. Nella Juve non c’entra nulla”.

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