Nel suo editoriale su Tuttosport, il direttore Guido Vaciago ha analizzato la situazione relativa all’utilizzo del Var in questa stagione. Per il giornalista, gli episodi starebbero seriamente rischiando di condizionare l’esito della sfida scudetto tra Inter e Juventus. Ecco un estratto delle sue parole: “Non posso e non voglio credere alla malafede. Ma nello stesso tempo non posso e non voglio credere che sia possibile commettere un errore come quello di Luigi Nasca al Var. Non c’è un problema di immagini poco chiare, né di difficile interpretazione del regolamento. L’Inter per vincere non ha bisogno di questo tipo di aiuti”.
Discrezionalità e oggettività
Vaciago ha proseguito la sua analisi sugli episodi delle partite di Inter e Juventus: “Spaccano i fili d’erba per valutare un fuorigioco e annullano gol per un tacchetto. Poi si perdono il mani di Bani, la spinta di Bisseck e la gomitata di Bastoni. Non erano forse i “chiari ed evidenti errori” quelli condannati a scomparire dall’avvento del Video Assistant Referee? Perché l’impressione è che siano ancora fra noi. Ancora peggio, che stia trionfando la discrezionalità nell’utilizzo del Var e nei suoi giudizi (cioè il contrario dell’oggettività che ci era stata venduta). Lo stesso arbitro annulla il gol di Kean in Juventus–Verona, perché viziato da una sbracciata del medesimo Kean su Faraoni all’inizio dell’azione. Poi, non annulla quello di Frattesi, dopo una quasi identica sbracciata di Bastoni su Duda. La medesima condotta viene giudicata in modi diametralmente opposti. Serve una diga molto alta e resistente per contenere il sospetto di chi, come il ds veronese Sogliano, parla «di vittoria decisa dall’alto»”.