La gara con la Fiorentina è una sfida di alta classifica e Mister Bonatti si affida alle certezze: 4-4-2 con Senko tra i pali, Savona, Nzouango, Muharemovic e Rouhi in difesa, Mulazzi, Bonetti, Turicchia, Iling a comporre il centrocampo con Mbangula e Chibozo come coppia d’attacco. Quel che conta, però, più che il modulo, è l’atteggiamento e la Juve scende in campo con la voglia di prendere subito in mano la partita.
Le prime occasioni del match sono bianconere: ci provano Iling e Mbangula, ma Andonov risponde presente in entrambe le circostanze. Decisamente meno preciso il portiere viola all’11’ quando, asfissiato dalla pressione della Juve, sbaglia il disimpegno e consegna palla centralmente a Turicchia. Controllo perfetto e nessuna traccia di perdono: 1-0 per i padroni di casa.
La rete accende ulteriormente la Juve che, prima si vede annullare il raddoppio firmato Savona, poi, al 22′, scrive il 2-0. Azione meravigliosa: Mulazzi chiede il triangolo a Mbangula che, di tacco, restituisce palla in area al numero 14, che ringrazia e batte Andonov. Per Mulazzi quinto gol stagionale, secondo in campionato. L’azione e il gol tramortiscono la Fiorentina che tre minuti dopo concede la chance per il tris. Chibozo messo giù in area, è calcio di rigore. Dagli undici metri Iling non sbaglia, prolungando il suo periodo d’oro.
Sotto di tre reti, la Fiorentina prova la reazione e, con il passare dei minuti, i viola riescono a riprendere fiducia e provano a mettere in difficoltà la Juve. Parlando di occasioni, però, ancora una volta si parla di bianconero. Al 38′, infatti, Chibozo ha la chance per il poker, ma non trova l’impatto vincente con il pallone. Al riposo si va sul 3-0.
A inizio ripresa naturale aspettarsi una Fiorentina a caccia del gol che possa cambiare la storia della partita. La Juve dà prova di maturità leggendo bene il momento e affrontando la gara con ordine, gestendo senza veri affanni la reazione avversaria. Senko non corre veri pericoli e Bonetti sfiora il quarto gol.
Nemmeno i cambi aiutano la formazione di Aquilani a scuotere davvero il match e l’acuto è nuovamente juventino. Con un nome e un cognome: Samuel Mbangula Tshifunda. Minuto 73, giocata pazzesca del classe 2004 che va via a due avversari con un super dribbling al limite dell’area e deposita in porta il poker che chiude la partita.
Il quarto d’ora finale non regala colpi di scena. Vince la Juve con pieno merito, portandosi al terzo posto in classifica e accogliendo un ciclo di partite importanti a testa altissima. Forte dei risultati, ma anche e soprattutto delle prestazioni offerte in questo inizio di 2022“.
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