Turati: "Quando ho abbracciato Buffon non capivo più nulla"

Turati: “Quando ho abbracciato Buffon non capivo più nulla”

Buffon e Oliver
Stefano Turati, portiere del Frosinone, ha detto la sua sulla Juventus, parlando anche di Gigi Buffon e di Soulé.

Stefano Turati, portiere del Frosinone, ha detto la sua sulla Juventus, parlandone a Radio Serie A. Ecco le sue parole sull’esordio in massima serie, proprio contro i bianconeri: “Sarei ipocrita a dire che ricordo esattamente l’abbraccio con Gigi Buffon: quando l’arbitro ha fischiato non ho capito più niente. Ero in un vortice, è stato surreale. Sembrava un sogno.

Il Frosinone? La frenesia e la pressione non ti fanno godere il momento e quello che fai in campo. Va bene essere propositivi, avere grandi obiettivi, però allo stesso tempo è fondamentale guardare al presente. Anche perché se non ti diverti mai è dura. Mi sono innamorato di Frosinone, per le persone, per la città e per l’ambiente. Dal primo giorno in cui sono arrivato, mi son sentito come fossi a Milano e non me l’aspettavo. Allo Stirpe si è creata una magia unica. L’anno scorso abbiamo vinto la Serie B e ho fatto di tutto per tornare perché sono stato davvero benissimo. Speriamo di continuare così, sarebbe un sogno che il Frosinone per la prima volta si salvasse in Serie A.

Soulé? Un talento incredibile, eccezionale, ma anche un bravissimo ragazzo, un pezzo di pane. Spesso al mattino condividiamo il mate perché io ho sempre bisogno di una o due ore per carburare. Perciò arriviamo al campo, ci beviamo il mate e si comincia. Di Francesco? Ci ha dato una visione e un`identità di gioco chiara. Giochiamo sempre a calcio senza mai consegnare la palla e credo si sia sempre visto in tutte le nostre partite. Il mister ci trasmette voglia di riscatto e passione. Siamo tutti giovani e ambiziosi: questo ci accomuna nell’obiettivo. C’è spontaneità e una sana pazzia nell’affrontare le partite. Prima di scendere in campo, ci diciamo: li battiamo”.