L’ex giocatore della Juventus attualmente tecnico del Marsiglia Igor Tudor, ha parlato intervistato dai microfoni de l’Equipe, ai quali ha detto la sua sulla squadra bianconera e sulla stagione in corso, tracciando anche un bilancio su quanto da lui fatto e raggiunto in Francia.
“In Italia c’è un gap che in Francia non trovi. In Francia c’è molto più ritmo, perché la tipologia dei giocatori è diversa: qui sono più giovani e più fisici. In Italia l’intensità non c’entra. Gli inglesi del resto vogliono comprare giocatori del Lorient, non giocatori in Italia, significa che qui ci sono giocatori che hanno le qualità per integrarsi nel miglior calcio possibile. Il grande vantaggio di questo pubblico caloroso ed esigente è che ti spinge. Allo stadio è sempre una grande festa. È come giocare la finale di Champions League ogni partita”.
“C’è un rapporto molto sincero tra di noi, con valori che condividiamo, e questo non accade ovunque. Quando sono accaduti questi piccoli incidenti, che erano cose che un po’ mi aspettavo, il presidente è intervenuto ed è stato chiaro ai giocatori: ‘La strada è questa, chi non è contento può trovare un’altra società’. Da lì la musica è cambiata. Nel calcio tutti sono lì a chiedersi come otteniamo risultati, come diventiamo un club che funziona. Ho avuto la possibilità di giocare nel club più forte del mondo, la Juventus, e quando le persone mi chiedono perché vincono, è perché scelgono le persone giuste al posto giusto e gli fanno fare quello che sanno fare. Il negoziante è il negoziante, l’allenatore allena, ecc ecc…”
“Sono contento del lavoro fatto finora, con una buona Champions League: l’obiettivo era fare bene e lo abbiamo fatto in ogni partita, contro squadre che giocano questa competizione ogni anno o che hanno un budget elevato. Abbiamo sbagliato un gol, e abbiamo avuto la sfortuna di perdere anche l’Europa League in dieci minuti. In Ligue 1 è difficile battere il Psg, se vogliono vincere, vincono”.