Intervistato dalla BoboTv Trezeguet ha parlato della sua esperienza in bianconero: “Alla Juve ho fatto 171 gol, statisticamente noi ne contiamo tantissimi. Lo dico spesso, al di là della qualità di ognuno di noi, sono arrivato quando tutti gli attaccanti volevano andare lì. Un campionato dove tu giocavi con Ronaldo, alla Juve c’era Del Piero, poi Batistuta, Totti… Era IL campionato. Per me, arrivato nel 2000, dopo il gol agli Europei e la Juve si aspettava qualcosa in più da parte mia. Con il tempo sono stato all’altezza della storia juventina. Lì si rimane nella storia facendo gol. Fortunato di aver giocato alla Juve, ma fortunato anche ad aver giocato con e contro tantissimi campioni. Serviva sempre lavorare più forte. Tutto questo mi ha dato la possibilità di giocare 10 anni alla Juve, ho fatto la storia e quando molli o smetti ti rendi conto che hai lasciato un segno importante”.
Sulla Juve di Allegri: “La seguo, per me è stata la squadra più importante. Ha avuto grossi cambiamenti ma resta competitiva. Una Juve che non fa le coppe, anche se non da lei, conta molto. Finora è protagonista e consapevole di dover fare un gran campionato”.
Chiosa finale sul suo futuro: “Ho iniziato questa nuova avventura, voglio allenare. Ho costruito il mio nuovo staff. Adesso aspetto la mia possibilità, vediamo che stanno finendo alcuni campionati, vediamo cosa succede. Sicuramente la cosa più importante per me, se viene fuori questa possibilità che aspetto da un po’… Penso che un dirigente possa intervenire di più e pensavo di avere un’idea più aperta, di poter dare un contributo da un altro angolo. Non è semplice ovunque, i dirigenti danno poco spazio ad ex calciatori”.