Francesco Totti, ex capitano della Roma, ha parlato ai microfoni del The Guardian di vari argomenti toccando anche il tema Juventus. Queste le sue parole: “Il Mondiale è la massima vetta per ogni calciatore, ma io credo che questo valga per quei calciatori che ogni anno vincono, tipo quelli della Juventus, piuttosto che per quelli che vincono poco o niente. Per me la cosa più bella vinta in carriera è stata lo Scudetto del 2001. Il mio cruccio più grande è non aver vinto il secondo.
No al Real Madrid? Scelta fatta con il cuore e quando scegli con il cuore non sbagli mai. Ma quando fai una scelta con il cuore non è mai quella sbagliata. Certo, guardandomi indietro, un piccolo dubbio su quel no resta. Ma c’è un destino scritto per ognuno ma devi uscire fuori e rivendicarlo. Vivi alla giornata, vivi ciò che affronti. Ma un passo alla volta capisci che ci sono cose che ti stanno aspettando. Il mio ritiro dal calcio? Non sei mai pronto per fermarti. All’inizio non l’ho vissuta bene ma lentamente mi sono convinto che era la scelta giusta. La mia nuova avventura con lo scouting? L’obiettivo principale ora è trovare giovani calciatori promettenti. Cercherò di riuscirci a ogni costo.
Io ho iniziato a giocare in tempi diversi, in un calcio diverso, fatto di passione e di affetto verso i tifosi. Il calcio ai miei tempi era questo, passione, ora è solo business. Ma stare seduto qui a pensare ai rimpianti – avrei potuto fare questo, avrei potuto fare quello – non è da me. Ho fatto il massimo che ho potuto e ho preso tutto quello che c’era da prendere. Il Milan è stato l’unico club in cui ho sognato di giocare. Ma le decisioni sono sempre state prese da me, con la mia stessa testa. Anche se la tua famiglia poi ti dà dei consigli”.