Nell’anticipo della trentaduesima giornata di Serie A, la Juventus affronta il Torino, nella cornice dell’Olimpico. I bianconeri si schierano con il consueto 3-5-2; il solito trio Gatti-Bremer-Danilo difenderà la porta di Szczesny, mentre Cambiaso e Kostic saranno gli esterni. A centrocampo spazio a Locatelli in regia, con McKennie e Rabiot ai lati, mentre davanti Chiesa supporterà Vlahovic. Dalla panchina, pronti a dare il loro contributo, Miretti, Iling e Yildiz. I granata si schierano con un modulo speculare, senza troppi stravolgimenti; Buongiorno al centro della difesa, Bellanova sulla corsia destra, Ricci in mediana e Vlasic dietro a Sanabria e Duvan Zapata, pericolo numero uno per gli ospiti.
La Juventus parte subito fortissimo, con Chiesa che serve Vlahovic nei pressi dell’area di rigore, ma il tiro del serbo colpisce, clamorosamente, il palo. Poco dopo anche Locatelli, con una conclusione da fuori, prova a far male al Torino, ma la conclusione finisce a lato. I bianconeri subiscono pochissimo e si affacciano ancora una volta verso la porta di Milinkovic, sempre con Vlahovic, che questa volta si fa fermare dal portiere serbo, compagno di Nazionale. Sul finire del primo tempo, anche il Torino cerca di farsi vedere, con un colpo di testa di Vlasic, che non impensierisce Szczesny.
Nella ripresa i granata cercano di sfruttare il momento positivo, ma il gol di Zapata viene annullato giustamente per un fallo di Bellanova su Kostic. La Juve arretra sempre di più e Sanabria, con uno stacco imperioso, sporca i guanti del portiere polacco, che deve intervenire per la prima grande parata del match. Nel finale, nonostante i vari cambi delle due squadre, il risultato non si schioda dallo 0-0, punteggio che non accontenta nessuno.