Torino-Juventus, Allegri: "In alcune situazioni potevamo fare meglio" - JuveNews.eu

Torino-Juventus, Allegri: “In alcune situazioni potevamo fare meglio”

Massimiliano Allegri conferenza
Le dichiarazioni del post partita dell'allenatore della Juventus in seguito al match disputato dai suoi ragazzi in trasferta contro il Torino

Intervistato ai microfoni di DAZN nel post partita del match contro il Torino, ha parlato l’allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri. Di seguito le sue dichiarazioni integrali.

Anche questa sera si è assistita a una Juventus a due facce?

E’ stata una partita bella. Nel primo tempo abbiamo avuto delle occasioni, ma nel secondo tempo abbiamo avuto secondo me quella più clamorosa quanto tira Yildiz e Vlahovic era già lì, ma la palla sfila via. Bastava che corresse sul secondo palo e faceva gol a porta vuota. Poi abbiamo avuto due-tre situazioni dove potevamo fare meglio tecnicamente, ma la squadra ha fatto una buona partita contro un buon Torino. E’ normale che se nel primo tempo hai tre-quattro occasioni e non riesci a far gol poi diventa difficile. Avere dieci-dodici occasioni in una partita è complicato e il Torino è la quarta difesa del campionato. I ragazzi sono dispiaciuti per la mancata vittoria e allo stesso tempo devono essere sereni perché hanno fatto una buona partita. E’ la terza partita consecutiva che non prendiamo gol. Proseguiamo il nostro cammino.

Questa squadra ha nelle corde il guizzo per rompere le partite? Vlahovic era poco ispirato?

Potevamo far meglio. Quando portavamo la palla avanti e poi indietro era il segnale per l’attacco nella profondità. Per caratteristiche sia Vlahovic, sia Chiesa, sia Kean avrebbero dovuto farlo di più e giocare alle spalle e ai lati dei loro centrali difensivi per costringergli a fare fatica. Con due cambi davanti potevamo avere dei vantaggi. Questo potevamo farlo meglio, però la squadra ha fatto un buon primo tempo. Quando giochi contro le squadre a uomo, come nell’occasione di Kostic che ha rubato palla, in quelle situazioni non devi passare la palla ma andare dritto nella porta perché loro rimangono accoppiati, invece Vlahovic ha scaricato su Chiesa. Poteva essere un altra potenziale situazione favorevole. Ne abbiamo avute. Alla fine abbiamo rischiato su un colpo di testa dove Bremer non ha accorciato e Iling si è fatto saltare sopra, però non abbiamo corso grandissimi rischi.

Il calo della Juventus è dovuto a un calo del centrocampo?

Rabiot e Mckennie sono due giocatori dal grande motore. Quest’anno per defezioni sono stati parecchio fuori ed è normale che la condizione è difficile ritrovarla. Stanno crescendo e credo che faranno un buon finale. Poi abbiamo Miretti, Alcaraz e Nicolussi che possono essere cambi importanti. Bisogna essere fiduciosi e rimanere sereni facendo un passo alla volta per arrivare a questo obiettivo importante.

E’ stata una serata negativa per Vlahovic?

Ci sta. Questa sera è stata una serata negativa per lui ma andatevi a rivedere l’azione della ripartenza di Yildiz e guardate che occasione non si crea Dusan.

A che distanza è dai campioni che ha allenato?

E’ molto giovane e con caratteristiche diverse. Lui è proprio un centravanti d’area di rigore. Quando viene fuori riesce a proteggere bene il gioco.

Se questo era l’anno zero, cosa si aspetta dall’anno uno?

Le parole della proprietà hanno confermato quanto è stato fatto di buono in questi tre anni. Non parlo di me, ma della Juventus in generale. Oggi i cambi sono stati Yildiz, che è un 2005, è Iling che è un 2003. Ci sono tanti giovani che sono usciti dalla Next Gen. La Juventus ha una buona base e poi farà delle valutazioni sul mercato dell’anno prossimo.

La sua voglia di Juventus è intatta?

In questo momento non abbiamo ancora centrato gli obiettivi. Per me è importante arrivare in fondo insieme alla squadra e insieme alla società. Questo è un traguardo importante. Calcistico per noi ed economico per la società. Il club ci ha dato un input con dirigenti diversi. Il nuovo ha dato un chiaro indirizzo nel quale dare sostenibilità alla squadra facendo crescere i giovani della Next Gen. In questi anni ne sono cresciuti tanti e tanti sono fuori. Il lavoro fatto dalla Juventus e dal settore giovanile è stato buono. I giovani ci vogliono diversi anni per fargli crescere. Poi è normale che il direttore e la società faranno le loro valutazioni per rafforzare la squadra.