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Ieri la Juventus di Massimiliano Allegri ha portato a casa altri tre punti, contro una Fiorentina che ha dimostrato di poter essere molto pericolosa. Un match influenzato pesantemente dall’espulsione di Milenkovic, che ha fatto pendere l’ago della bilancia dalla parte dei bianconeri. Una volta in superiorità numerica, Allegri ha aumentato la potenza offensiva della squadra, riuscendo a trovare nel finale il gol vittoria. In 11 contro 11 il risultato sarebbe potuto essere estremamente diverso. Nonostante la vittoria, l’allenatore bianconero non può dirsi completamente soddisfatto della prova della sua squadra, che in tutto il primo tempo non è mai riuscita a tirare in porta. I problemi in fase offensiva sussistono, ma per fortuna questa volta il risultato sorride alla Juventus.
Nonostante Cuadrado abbia messo la firma sul gol vittoria, il migliore in campo è senza ombra di dubbio Federico Chiesa. Il colombiano, infatti, ha il merito di aver sbloccato il risultato, ma ha giocato soltanto i minuti finali, quando la Juventus era in superiorità numerica e stava già assediando la difesa della Fiorentina. Chiesa invece è stato l’unico, o quasi, a provarci dal primo all’ultimo minuto di gioco. Tante accelerate e qualche dribbling. Suo il primo tiro in porta dei bianconeri, sua la traversa che ha fatto tremare tutto l’Allianz Stadium. In una serata in cui Dybala non è riuscito a brillare, ci ha pensato l’ex di partita (uno dei tanti) a trascinare la squadra di Massimiliano Allegri.
Il peggiore in campo è invece Rabiot. La domanda principale è: perchè? Perchè Allegri si ostina a schierare il centrocampista francese come esterno sinistro di centrocampo? La Juventus dal suo lato non sfonda praticamente mai, con il classe 1995 incapace di aggiungere imprevedibilità alla manovra bianconera. E in fondo non può che essere così: schierato fuori ruolo, Rabiot è sembrato spaesato, fondamentalmente inutile. E non è un caso che una volta uscito la Juventus abbia trovato il gol del vantaggio, segnato proprio da Cuadrado, subentrato al suo posto.