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L’ex attaccante e calciatore della Juventus Luca Toni, ha parlato intervistato dai microfoni di Tuttosport, ai quali ha detto la sua sulla partita di domenica tra Atalanta e Juventus: “Spettacolo. Sarà una bellissima partita, tra squadre portate ad attaccare piuttosto che difendere, con tante occasioni e tanti campioni protagonisti. Quella dell’Atalanta è una rosa all’altezza delle grandi in lotta per la Champions. Zapata, Muriel, Ilicic, penso anche a Pessina: tutti bravissimi”.
“Muriel ho sempre pensato fosse un predestinato. Gli mancava continuità, l’ha trovata con Gasperini. Ha qualità impressionanti, me ne accorsi subito quando gli giocavo contro. Lui e Zapata meriterebbero di essere titolari, ma evidentemente è bravo anche l’allenatore a gestirli bene. Il tecnico ha l’imbarazzo della scelta, non solo in attacco”.
“Ronaldo è un giocatore molto importante per la Juventus, è il capocannoniere del campionato, sta segnato tanto. Però alcuni suoi atteggiamenti nei confronti del gruppo non mi fanno impazzire. Ripenso a quando giocavo io: ero molto egoista e se non facevo gol rimanevo comunque sul campo ad esultare. Sopportavo la delusione e la tenevo dentro di me. Perché al di là del fatto che sia stato un caso o meno, la maglia non la lanci, la consegni. Un grande campione a volte deve dare l’esempio. Cristiano in questo modo avrebbe evitato anche il semplice chiacchiericcio, che proprio non serve”.
“Morata è un grande giocatore, mi piace tantissimo. È completo, soprattutto è l’unico attaccante in grado di giocare con tutti. Prima punta veloce, bravo ad attaccare la profondità, a giocare rapido. È un partner unico per Ronaldo, perché ti dà tanto in fase di possesso e si sacrifica parecchio lavorando per la squadra quando c’è da difendere. Lì dove Cristiano è molto meno presente”.
“Dybala? È chiaro che il problema principale sia il rinnovo del contratto. Però se davvero chiedesse 14-15 milioni d’ingaggio in un momento storico del genere… Insomma, questo ragazzo ha un grande potenziale e qualità incredibili, però non ha mai dimostrato di essere un leader della Juve. Non so se questo dipenda dalla presenza di Ronaldo”.
“È giusto che Pirlo sia giudicato sull’intera stagione, non per quando fatto finora. Non mi piacciono le valutazioni frettolose. È chiaro che la Juve sia abituata a vincere, però lui ha la possibilità di arrivare secondo dietro l’Inter e ci sta. Per essere il primo anno da allenatore della Juve, non sarebbe male per Andrea se concludesse il campionato al secondo posto e vincesse la Coppa Italia. Vero, non ha fatto bene in Champions, ma neppure i suoi predecessori l’hanno fatto”.
“Cosa mi ha deluso? Il fatto che siano arrivati giocatori nuovi, molti dei quali evidentemente non in possesso del dna juventino. Lo si è visto in certe partite: ci sta di perdere, ma io la rabbia tipica della Juve non l’ho vista”.
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