Toldo sul gol alla Juventus: "L'hanno assegnato a Vieri ma..."

Toldo sul gol alla Juventus: “L’hanno assegnato a Vieri ma…”

In occasione del suo 50esimo compleanno, La Gazzetta dello Sport ha intervistato Francesco Toldo: sul gol alla Juventus ha rivelato...

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In occasione del suo 50esimo compleanno, La Gazzetta dello Sport ha intervistato Francesco Toldo:Da quando ho iniziato a giocare ho vissuto un sogno. Promozione dalla C col Ravenna e poi dalla B con la Fiorentina e primi trofei, Coppa Italia e Supercoppa. L’oro europeo con l’Under 21 nel ’94. I primi anni con l’Inter hanno portato qualche sofferenza, ma poi abbiamo vinto tutto! E nel mezzo le soddisfazioni in Nazionale, il massimo per ogni atleta. Ho deciso di smettere a 33 anni e ho sempre gioito per gli altri successi azzurri. Un ragazzo sereno, consapevole di avere sempre dato il massimo. Onesto con se stesso e con gli altri”.

Nel corso della sua lunga carriera il portiere è anche riuscito a segnare un gol, contro la Juventus: Uno degli episodi più divertenti, che collego anche alla convinzione che devono avere i giovani quando credono in qualcosa. Perché io c’ho creduto dall’inizio. Eravamo sotto di un gol, me lo sentivo e ho detto a Cuper che negli assalti finali sui corner sarei salito a fare gol. Temevo che Emre battesse troppo in fretta, mentre stavo ancora correndo a metà campo. Invece per fortuna mi aspetta, io in pieno mischione colpisco di piede al 93′ e pareggio. Il gol lo hanno dato a Vieri per un presunto tocco. Bobo era un grandissimo, ma con quei due zoccoli al posto dei piedi non poteva avere la sensibilità per capire se l’aveva presa davvero. Lui doveva vincere il titolo dei cannonieri, ma non l’ha mai toccata. Ci scherziamo ancora. E se fosse esistito il Var…“.

Chiosa finale sull’Italia di Roberto Mancini:Se non ci qualificassimo sarebbe un peccato enorme, anche in rapporto all’ottimo gioco che sviluppiamo. Siamo stati un po’ sfortunati. Credo sia molto importante che tutto il Paese adesso pensi positivo perché quelle di marzo saranno due sfide delicate soprattutto a livello psicologico. E a volte noi siamo bravissimi a farci del male da soli. Prima eravamo gasatissimi e già in Qatar, ora invece sembra che negli spareggi non abbiamo alcuna speranza…“.

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