Intervistato da Tuttosport l’ex capo scout della Juve Marco Tognozzi ha detto: “La Juventus attraeva giocatori affermati nella seconda parte della loro carriera, oggi è diventata una calamita per i giovani che vogliono completare il loro percorso di crescita. Per Huijsen mi sono ritrovato in mezzo a una bufera di neve, mentre per convincere Kaio Jorge ho dovuto passare Ferragosto da solo in quarantena per il Covid. Kaio è stato sfortunato, perché è incorso in un grave infortunio proprio mentre stava ultimando il periodo di ambientamento in Italia, ma ha doti fuori dal comune”.
Ma ci sono stati anche tanti rimpianti: “Penso sicuramente a Bellingham, cui siamo stati vicini nel 2019. Tra pochi giorni lo incrocerò al Bernabeu e mi fa un certo effetto ripensare a quando avevo conosciuto lui e la sua straordinaria famiglia: è un ricordo che custodisco gelosamente. In quel caso, però, aveva semplicemente deciso di proseguire il percorso di crescita nel suo club di sempre, ovvero il Birmingham. Siamo stati davvero a un passo da Haaland. Era il mese di novembre del 2017, allora faceva ancora panchina al Molde, ma nel giro di poche settimane iniziò a giocare e a segnare, così tutti si avventarono su di lui”. Chiosa finale sui prossimi talenti bianconeri: “Dico Nonge e Mazur“.
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