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Anche l’ex difensore della Juventus e della Nazionale Francese Lilian Thuram ha parlato dal Salone del Libro di Torino, intervenendo sul tema del razzismo: “Per me parlare di razzismo in Italia è una novità, in Francia lo si fa da anni. Parlare crea confusione, perché c’è chi non vuole cambiare il mondo, in questo in Francia siamo più avanti. Ho vissuto lì e sono francese, ma basta guardare la nazionale. Bisogna parlare, dire alla gente e spiegare. Ci sono troppi pregiudizi sulle persone di colore però c’è una storia dietro a tutto questo. E su questo bisogna educare i giocatori in Serie A. Ci sono giocatori che forse non sanno di avere il coraggio: anche poche persone possono cambiare le cose. Bisogna trovare giocatori che hanno questo coraggio. Solo allora le cose cambieranno”.
Thuram ha poi risposto a Marco Materazzi, che aveva commentato le sue ultime dichiarazioni sul tema: “Tutto questo fa capire che non sa cosa sia la discriminazione. A questo proposito dico che bisogna educare i giocatori. Se qualcuno dice: figlio di p…, rimane un insulto contro di te. Se invece dice: sporco negro o fa la scimmia, se ci sono bambini neri alla partita, questi bambini pensano sia per loro. Se dici a uno ‘figlio di…’, non lo prendi sul personale. Il razzismo è una cosa seria: attacca l’autostima. A Materazzi direi: prendi dei libri, impara, capisci. Stai facendo dei paragoni sbagliati. Bisogna imparare per capire le cose e ci sono dei libri”.
“I miei compagni nemmeno capivano la violenza. Se non vivi sulla tua pelle, non capisci, per questo serve parlarne e sensibilizzare. Tra 10 anni le cose possono cambiare. Bisogna capire se male o bene. Bisogna lavorare per far aprire gli occhi alle persone sapendo però che c’è gente che non vuole aprire gli occhi. L’ideologia razzista ti fa cambiare visuale”.