Marcus Thuram, nuovo calciatore dell’Inter, ha detto la sua in un’intervista alla Gazzetta dello Sport, parlando anche del padre Lilian, ex Juve. Ecco le sue parole: “Mi ero già immaginato due anni fa con questa maglia addosso. E poi l’Inter e i suoi dirigenti mi sono stati molto vicini anche dopo l’infortunio, mi hanno consolato. È una cosa che non ho dimenticato ed è stato naturale scegliere loro. Eh, i tifosi del Milan saranno arrabbiati con me… Ma pazienza! Ognuno fa le sue scelte, io so perché l’ho fatto. Non sono preoccupato dei fischi che mi arriveranno. Tanto è un derby, sarebbero arrivati in ogni caso. Avere la possibilità di ricominciare quello che il destino mi aveva tolto due anni fa: incredibile.
Se mio padre Lilian ha influenzato la mia scelta? Sì. Avevamo diverse opzioni in mano, le abbiamo valutate tutte. Lui mi ha consigliato l’Inter. San Siro? Non vedo l’ora, è un pensiero fisso nella mia testa. San Siro è uno degli stadi più belli del mondo, mitico per chiunque faccia il calciatore. Non mi importa molto. Sa perché? Quando porti la maglia dell’Inter, sono i colori che pesano, non il numero. Anche se avessi scelto il 99, l’8 o il 7, sarebbe stato lo stesso: hai comunque una grande responsabilità addosso. Ho cambiato tanti numeri nella mia carriera, il 9 era libero e l’ho preso senza indugi.
Rispetto a quando parlai in quel modo sono cresciuto, come giocatore e come persona. Dico solo che io e Lukaku siamo differenti. Lo rispetto, ma io sono altro, siamo molto diversi”.