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Quest’oggi, alla Continassa, la Juventus è tornata a lavorare in vista della partita di domenica contro l’Atalanta dopo il giorno di riposo concesso ieri da mister Andrea Pirlo. I bianconeri, in seguito alle vittorie contro Napoli (nel recupero della gara che si sarebbe dovuta giocare il 4 di ottobre) e Genoa, sono al momento fermi al terzo posto a quota 62 punti, un in meno del Milan secondo e uno in più proprio della formazione bergamasca. Quella del “Gewiss Stadium”, quindi, sarà una sfida delicata per proseguire il cammino che porta alla qualificazione alla prossima edizione della Champions League.
Un obiettivo, quello di partecipare alla massima competizione europea, che molto probabilmente deciderà il futuro di Andrea Pirlo sulla panchina della “Vecchia Signora”. Ormai sfumato l’obiettivo scudetto, con l’Inter che molto probabilmente interromperà la striscia record iniziata nel 2012, al tecnico restano appunto la miglior chiusura possibile del campionato e la finale di Coppa Italia. C’è chi, intanto, pensa che le critiche che stanno piovendo all’indirizzo dell’ex regista siano del tutto immeritate. Si tratta di Lilian Thuram, ex colonna difensiva bianconera e della Nazionale francese, che ai microfoni di Sky Sport ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:
“Tutto questo mi fa ridere. Io credo che per diventare un grande allenatore, un grande giocatore, un grande cuoco o giornalista hai bisogno di tempo. Non è che puoi diventare un gran professionista sin da subito, alla prima stagione. Pirlo non fa differenza, non gli puoi chiedere le stesse cose, di ottenere gli stessi risultati di chi fa questo mestiere da tempo, con magari già 10-15 anni d’esperienza alle spalle. Zidane quando ha preso il Real Madrid non era la prima volta che faceva l’allenatore, per questo mi fanno ridere tutte le critiche che sento intorno a Pirlo. C’è una cosa si chiama fare esperienza e lui la sta facendo”.