Terim: "Spero che Chiesa superi quanto fatto dal padre. Su Demiral e l'Italia..." - JuveNews.eu

Terim: “Spero che Chiesa superi quanto fatto dal padre. Su Demiral e l’Italia…”

Le parole del ct della Turchia

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Mancano ormai solamente due giorni al calcio d’inizio di Euro2020. La prima partita in programma è quella tra l’Italia di Roberto Mancini e la Turchia di Fatih Terim, che andrà in scena alle 21 di venerdì sera allo stadio Olimpico di Roma. Gli azzurri arrivano dalle convincenti vittorie in amichevole contro San Marino e Repubblica Ceca, che hanno tra l’altro portato a otto le gare consecutive con la prota inviolata. Di fronte, però, ci sarà un avversario ostico con diversi volti noti del nostro calcio come lo juventino Demiral e il milanista Calhanoglu.

Intervistato dai microfoni del Corriere della Sera, il ct Terim ha così analizzato l’imminente sfida contro gli azzurri, soffermandosi poi su alcuni calciatori bianconeri che prenderanno parte alla competizione sotto la guida di Roberto Mancini:

“Credo che Roberto abbia fatto un buon lavoro: l’Italia è solida, compatta e con grandi giocatori. Non perde da tantissimo tempo e riflette l’idea di calcio del suo allenatore. Il calciatore che vorrei allenare più di tutti? Ho allenato il padre… (risata). Enrico Chiesa è uno dei giocatori più forti con cui abbia mai lavorato e per ragioni emotive lo preferisco al figlio, che però ha fatto molto bene alla Juve nella sua prima stagione: Federico ha un grande potenziale e spero che superi il padre, perché vorrebbe dire che è diventato fortissimo. Ho grande rispetto per campioni come Chiellini e Bonucci: leggende che ogni tecnico vorrebbe allenare. Un pensiero sulla nuova generazione del calcio italiano? Seguo con grande attenzione i 23-24enni: mi piacciono Barella, Locatelli, Bastoni, Raspadori, oltre a Zaniolo e Tonali che non sono all’Europeo. Ma sono tanti quelli che possono fare la differenza. Demiral? È un esempio per la gioventù turca perché è arrivato presto al top nonostante gli ostacoli. Si è messo alla prova in una grande squadra: per me ha la durezza dei difensori anni 90 e la visione di gioco moderna. Se resterà alla Juve si guadagnerà le opportunità di cui ha bisogno”.

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