Come quasi fosse una serie Tv o un programma estivo, quando la sessione più lunga del calciomercato riparte, con essa riprende quoto il binomio Juventus e Milinkovic-Savic. Eppure dopo anni, la storia tra le due parti non ha mai avuto l’esito sperato, almeno per i sostenitori juventini. E se quest’anno, per raggiungere il calciatore serbo, l’ostacolo economico è effettivamente meno gravoso, altre varianti renderebbero comunque arduo e tortuoso l’affare. Innanzitutto, seppure non facilitato da un contratto in scadenza il prossimo anno, il presidente della Lazio Claudio Lotito non pare essere diventato più morbido nelle sue pretese. Il numero 1 biancoceleste, nei suoi quasi 20 anni di presidenza, mai ha ceduto un operazioni a condizioni differenti dalle sue. Anche a costo di non incassare nulla, perdendo giocatori a parametro zero. Il caso Pandev rimane un unicum che però ben rappresenta la tipologia di politica economica di Lotito.
La trattativa Juve-Lazio
Milinkovic-Savic non sarebbe considerato incedibile, a partire dall’allenatore Maurizio Sarri. Il tecnico, lungi da non considerare il giocatore un pilastro della squadra, ha a più riprese chiesto una risoluzione del problema. Se il giocatore non sarà al 100% coinvolto nel progetto, sarebbe opportuno trovare una soluzione diversa. Sarri è conscio che una cessione del serbo, seppur dolorosa sotto l’aspetto tecnico, permetterebbe di rinforzare la squadra con più pedine utili. Dall’altra parte, la Juventus preferirebbe arrivare all’obiettivo di mercato inserendo una o più contropartite tecniche. Per esempio Luca Pellegrini, gradito sì, ma più come trattativa parallela. Piace Nicolò Rovella, che però sarebbe considerato nell’ambiente bianconero uno dei cardini della nuova rosa.
Le sirene arabe e della Premier su Milinkovic
Allora che ancor più la Lazio difficilmente accetterebbe di far scendere la sua richiesta di 40 milioni di euro se non per contropartite dal grande valore. Forti del fatto che la concorrenza alla Juventus per Milinkovic-Savic non mancherebbe affatto. Le risorse economiche pressoché inesauribili dell’Arabia Saudita e del suo campionato emergente appaiono sempre pronte a venire in soccorso dove serve. Lo stesso agente di Milinkovic-Savic aveva recentemente dichiarato che tale ipotesi non è scartata. L’Al Hilal, secondo quanto riportato da Tuttosport, comanderebbe le pretendenti. L’alternativa, sportivamente più attraente ma leggermente meno facoltosa, è invece quella della Premier League. In questo caso a comandare le pretendenti c’è il Chelsea che non a casa sta sfoltendo la rosa in preparazione di nuovi colpi.