“Sì, l’ho sempre detto che la Juve ha delle difficoltà a centrocampo: è il reparto che dovrebbe proteggere la difesa e aiuta l’attacco, se manca quello, o ha limiti di qualità o fisicità il risultato è quello che abbiamo visto in questa stagione”.
Secondo te è stato più un problema di uomini o di schemi?
“Secondo me il problema principale è stata la qualità, elemento fondamentale in mezzo al campo: non credo che al momento la Juve abbia un centrocampo di grandissima qualità”.
In una sorta di radiografia, quali sono i punti deboli e i punti di forza dei singoli centrocampisti che hanno giocato di più? Partiamo ad esempio da Arthur…
“Punti di forza ne vedo pochi… il maggior punto debole è l’assenza di un regista come Pirlo, in grado di dettare i tempi, quando tenere la palla e quando darla, sapeva lanciare e giocare corto. Un giocatore con queste caratteristiche oggi manca alla Juve, ed è un’assenza molto pesante”.
Provando a zoomare sui vari centrocampisti, analizzando le caratteristiche di ciascuno…
“Faccio fatica a ricordare tutti i nomi (ridacchiando, ndr), come a dire che manca il giocatore importante, da ricordare, quello che si è distinto per qualità. Nessuno è stato all’altezza della situazione, di una squadra che deve vincere tutto”.
“Io ne faccio un discorso di carenza di qualità generale. Poi ci sono state situazioni particolari, legati alla pandemia o a problemi fisici, Pirlo ha dovuto ruotare vari giocatori e di conseguenza si fa fatica ad assemblare una squadra perfetta, però per me il discorso di base resta la mancanza di qualità”.