Tacconi: "La malattia? Ho parato anche quella. Sulla Juve..."

Tacconi: “La malattia? Ho parato anche quella. Sulla Juve…”

Stefano Tacconi in carrozzina
Stefano Tacconi, ex calciatore della Juventus, ha detto la sua sui bianconeri, parlando anche della malattia.

Stefano Tacconi, ex calciatore della Juve, ha detto la sua sui bianconeri. Ecco le sue parole a Tutti Convocati: “Sono riuscito a parare anche la mia malattia, ho visto tante persone a cui è capitato quello che è capitato a me, ma io riesco a raccontarlo, cammino con le stampelle, ed è già buono. Juve? Mi dicono che Thiago Motta parli tutti i giorni coi giocatori e li tratti tutti allo stesso modo, senza differenze come è giusto che sia, credo che potrebbe essere la sorpresa dell’anno. Walter Zenga non mi stava antipatico, io vincevo e lui no…ma lo sa, glielo dico sempre. Il gioco dei portieri di oggi non mi piace, lo trovo di una pericolosità pazzesca, perchè giocano praticamente tutti centralmente. Donnarumma? Non mi piace, credo che gli manchino i fondamentali, ma questo è un problema che oggi hanno tanti portieri”. 

Le sue parole qualche giorno fa

“Se avessi allenato Antonio Cassano e Mario Balotelli li avrei presi a calci in culo non so fino a dove. Da dirigente a quelli come Tacconi avrei detto di fumare e bere meno. Che poi è quello che mi dicono Laurea e Andrea, i miei dirigenti. Se mi vedo in TV? Sarei troppo scomodo. Ma li vedete? Sono tutti paludati, inquadrati, anche Adani. Fanno filosofia, ma il calcio è arte, anche se c’è ben poco di artistico da commentare. Il calcio di oggi? È di una noia mortale. Sono tornato allo stadio per Juve-Napoli: una palla. Noi portieri eravamo dei pazzi, adesso sono tutti a modino e giocano con i piedi. Io appena avevo la palla la tiravo più lontano che potevo”.

 

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