Stefano Tacconi, ex calciatore della Juventus, ha detto la sua a La Stampa. Ecco le sue parole: “Intanto farei subito a meno di alcool e sigarette, tutte brutte abitudini di cui ora mi sono sbarazzato. Allo stesso tempo ho cancellato molti numeri dalla rubrica del mio telefono, sono quelle persone che credevo fossero amici e che ho capito essere solo opportunisti. Ringrazio nella vita di aver avuto una seconda possibilità, ora non mi sento più così invincibile.
L’affetto dei tifosi? Ma non potevo immaginare di trovarne cosi in tanti. Ho scoperto anche tramite la mia famiglia che mentre ero in coma, i tifosi con gli striscioni erano sotto la mia finestra, a incitare il mio nome. Tutto questo non lo dimenticherò mai.
In realtà le stampelle ci sono ancora e a tratti c’è anche la sedia a rotelle. Ma continuo con forza la fisioterapia per migliorarmi. Tornare allo stadio? Si vorrei farlo. Ho in programma di andare a vedere Juve-Milan con mio figlio. La partita del cuore? Argentinos Juniors-Juve, finale della Coppa Intercontinentale a Tokyo dell’8 dicembre 1985″.
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