Tacchinardi: "Oggi è come sparare sulla Croce Rossa. Se fossi in Allegri..." - JuveNews.eu

Tacchinardi: “Oggi è come sparare sulla Croce Rossa. Se fossi in Allegri…”

Tacchinardi
L'ex centrocampista della Juventus parla del futuro della Juve e di Allegri.

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Anche Alessio Tacchinardi torna a parlare della Juventus e della sconfitta subita contro il Benevento. Ai microfoni di TMW Radio rivela: “Oggi è come sparare sulla croce rossa. Da oggi inizia un altro campionato, i bonus sono finiti. Se la Juventus si rimette in pista, arriva tra le prime quattro e vince la Coppa Italia è un conto, altrimenti è ben altro. Contesto l’atteggiamento della Juventus ieri contro il Benevento. La squadra di Inzaghi veniva da un momento terribile, la Juve ha fatto vedere un atteggiamento già visto altre volte. Non riesco a capire come non abbia potuto far vedere un altro spirito. Si continuano a vedere errori, a partire dalla costruzione dal basso”.

Inoltre Tacchinardi parla anche dell’ex allenatore della Juventus. Dopo che Massimiliano Allegri è stato ospite nella serata di ieri su Sky e ha rivelato che da giugno tornerà ad allenare, si sono fatte diverse ipotesi. C’è chi lo vede ad allenare il Real Madrid, con Zidane sulla panchina bianconera, chi lo vuole invece allenatore di Roma o Napoli: “Ho sentito Allegri spinge molto sul settore giovanile. Tutto vero ma oggi vediamo Modric, Kroos: per prenderli devi avere i soldi e noi siamo indietro. Allegri è un grande allenatore. Io andrei sul Napoli, perché la Roma ha un’identità diversa”, ha rivelato l’ex centrocampista juventino.

A dir la verità, dopo la sconfitta di ieri contro i campani, molti tifosi bianconeri sperano di rivedere Allegri sulla panchina dello Stadium. Ad alimentare queste voci sono state anche le parole dell’ex allenatore a Sky, dove ha lasciato un piccolo spiraglio aperto ad Andrea Agnelli, facendo intendere che, in caso di chiamata del Presidente, la porta non sarebbe completamente chiusa, vista l’amicizia che lo lega. Di certo ci sarebbero delle conseguenze per Fabio Paratici e Pavel Nedved che due anni fa hanno spinto per cambiare la panchina.

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