Intervistato da La Gazzetta dello Sport l’ex Juve Tacchinardi ha parlato delle difficoltà della squadra di Allegri: “Prima di Empoli ero convinto che la Juve avesse compiuto anche l’ultimo step e fosse una squadra matura. Invece ha dimostrato grandi limiti sul piano della personalità e della mentalità. Vlahovic e Rabiot a parte, gli altri non hanno tirato fuori una personalità da giocatori vincenti”.
Sul centrocampo bianconero ha aggiunto: “È da qualche anno che la Juve sta cercando un leader, senza trovarlo. Secondo me l’estate scorsa c’è stato troppo ottimismo intorno al rilancio di Pogba, al netto ovviamente della successiva squalifica. Oppure non vi erano le possibilità economiche, fatto sta che la Juve non è riuscita ad ingaggiare un giocatore in grado di prendere per mano il reparto, e quindi la squadra. Rabiot è un ottimo giocatore ma non è un leader, Locatelli non riesce a fare il salto di qualità e da almeno due anni il centrocampo della Juve continua a zoppicare”.
Su Alcaraz: “L’argentino mi ha dato l’impressione di essere un buonissimo giocatore, di personalità. Però è giovane ed appena arrivato, è presto per fare valutazioni definitive. Anche Miretti sembrava destinato ad esplodere, già si pensava a un nuovo Marchisio, ed invece la sua crescita ha rallentato. Con i giovani è necessaria cautela”. Chiosa finale con degli obiettivi di mercato: “Non credo che la società punti a un giocatore da 70-80 milioni, e dovendo fare scelte mirate molto dipenderà dal tipo di guida tecnica o di gioco che sceglierà. Koopmeiners ad esempio ha qualità, fisicità e spessore ma non è detto che sia la scelta migliore. L’importante è che la società parta dalla consapevolezza che qualcosa manca, sia a livello di personalità che di gol, e dalla volontà di alzare il livello, dopo anni di difficoltà”.