[fncvideo id=667420 autoplay=true] Alessio Tacchinardi, ex giocatore della Juve, ha parlato di vari temi, tra cui il caso Donnarumma, ai microfoni di TMW Radio: “Non mi piace questa cosa di Donnarumma, perdiamo un giocatore top che ha fatto crescere e diventare grande. Il Milan non doveva arrivare a questa situazione. Donnarumma ha sempre amato il Milan e poi è arrivato a questa decisione. Non voglio giudicare la sua scelta, ma per il Milan farsi scappare un giocatore così a zero è pesante. E’ una sconfitta per tutti. Con Calhanoglu è diverso. Fossi stato in lui, avrei detto al Milan che firmavo il contratto e così mi avrebbero venduto, guadagnando sulla mia cessione. Alla fine i soldi se li sono presi lui e il procuratore. Invece nell’altra maniera c’era più rispetto per la società che ti ha fatto crescere. L’errore è della dirigenza, che doveva riproporgli un rinnovo con qualcosina in più. Se non si mette un salary cap, la situazione non si risolverà”.
Poi ancora: “Nazionale, su chi puntare a centrocampo? Ci sarà l’imbarazzo della scelta, aver fatto giocare tutti i 90 minuti a Verratti per fargli mettere minuti nelle gambe e averlo fresco dai quarti. Questo quindi mi fa dire che farà giocare Jorginho e Locatelli. Gli avversari affrontati finora dall’Italia sembrano tutti di basso livello ma non è così. Era un livello così basso o forse è merito nostro averle fatte rendere così? Io credo che questa Italia sia forte, perché le altre erano buone squadre”. A proposito di Juventus ha parlato l’ex Alessandro Del Piero ai microfoni di ESPN: “Certamente mi avrebbe fatto piacere se avessi avuto la possibilità di restare più a lungo alla Juventus, ero un tifoso bianconero e lo sono ancora. Quel club significa tutto per me, il legame con i tifosi e tutto ciò che è successo in 19 anni”. Poi nei giorni scorsi a Sky Sport: “Il mio pensiero va al percorso fatto sui suoi dettami, da quello che è scaturito da quel pomeriggio a Udine, quando l’ho conosciuto. Una delle prime cose che amava dire era “Tagliati i capelli” per dare un segnale su quello che era lo stile Juventus. Conosco in maniera personale il figlio e il nipote e quindi c’è un grande dispiacere ma sono felice che ci sia questo ricordo. Ha sacrificato la sua vita per la Juve”.