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Wojciech Szczesny, dal ritiro della sua Polonia, si è così espresso ai microfoni del sito ufficiale dell’UEFA:
“Lo spirito di squadra è molto migliorato dopo la seconda partita rispetto a prima. Dopo la prima partita c’era rabbia, ma in senso positivo. Di solito quando perdiamo questo ci rende tristi o arrabbiati. La tristezza è un’emozione molto negativa e la rabbia di solito provoca una reazione molto positiva. Lo abbiamo sperimentato nella seconda partita. Lewandowski? Robert è molto freddo e posato, anche se contro la Spagna si poteva vedere un Robert leggermente diverso, un po’ più arrabbiato, che ha dato energia positiva alla squadra. E’ un grande leader. Non urla ai giocatori come la gente immagina che dovrebbe fare un leader, ma dà l’esempio. I giovani calciatori hanno qualcuno a cui ispirarsi. Il prossimo match con la Svezia? Dobbiamo segnare. Mentalmente, è abbastanza facile quando sai che devi vincere la partita. Non c’è bisogno di speculare. Quindi l’approccio mentale a una partita del genere è molto più semplice perché non si lasciano energie per gli ultimi minuti o per la partita successiva. Giochi per la tua vita e penso che questo possa aiutarci”.
A proposito di Juve, anche Matthijs De Ligt ha parlato dal ritiro della sua Olanda: “Quando uno come Marco Van Basten ti fa una critica non puoi fare altro che stare ad ascoltarlo. E’ stato un grande giocatore e da allenatore ha allenato squadre come Olanda e Ajax. Capisco che in Italia è diverso il modo di giocare, si marca tanto a zona, ma il ct De Boer in nazionale mi dice di marcare a uomo per avere sempre un uomo in più. Se sono migliorato in Italia? Onestamente io penso proprio di si. Ora due anni in più d’esperienza, ho imparato cose che con l’Ajax non avevo mai fatto e mi sento un giocatore più completo di quanto non lo ero prima”.