Juve, le vittorie passano anche dalle mani di Szczesny

Juve, le vittorie passano anche dalle mani di Szczesny

Wojciech Szczesny
Il portiere bianconero è decisivo tanto quanto gli attaccanti. I successi di corto muso di Max Allegri sono anche merito delle sue parate.

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La Juventus è ormai in piena corsa per lo Scudetto. Nonostante la prudenza ostentata da Massimiliano Allegri nelle dichiarazioni pubbliche, diversi suoi giocatori si sono esposti dicendo di crederci, non ultimo Paulo Dybala. La risalita in classifica è stata caratterizzata da una serie di risultati positivi consecutivi che hanno riportato i bianconeri a ridosso del podio in questo rush finale. La crescita della Juventus è passata ovviamente dal mercato di gennaio. L’acquisto di Dusan Vlahovic ha cambiato il volto della squadra e i suoi gol sono stati subito decisivi, senza contare l’entusiasmo che ha portato e con cui ha contagiato i compagni.

Ma le vittorie della Juventus sono state anche ottenute grazie ad una ritrovata solidità difensiva. Da novembre a oggi, in Europa solo il Real Madrid ha subito meno gol della Juventus: 9 per gli spagnoli, 10 per i bianconeri. Allegri quindi ha ritrovato l’equilibrio che era mancato nella prima parte di campionato, infilando una serie di successi di corto muso, come ama dire il tecnico, grande appassionato di ippica. Sono già 12 infatti i successi di misura ottenuti in stagione. Merito di un grande de Ligt, ma anche di un ottimo Wojciech Szczesny. Il portiere polacco, come tutta la squadra, aveva iniziato piuttosto male. Alla prima giornata, a Udine, era stato protagonista di gravi errori, costati il 2-2. Poi però è tornato a fare la differenza.

Wojciech Szczesny

Di quelle 12 vittorie di misura infatti, 7 hanno visto in campo il portiere titolare juventino (nelle altre c’è stato invece Mattia Perin). E in quasi tutte queste gare Szczesny è stato tra i migliori in campo. Decisivo nel derby d’andata col Torino, vinto per 1-0, così come contro lo Zenit in Champions League. Ma è stato anche protagonista nella gara d’andata contro lo Spezia al Picco, quando, nonostante i 2 gol subiti, fece due parate straordinarie, fondamentali per il 2-3 finale, così come nella sfida di domenica ha fatto un paio si salvataggi importanti. Con la Roma poi si è esaltato: contro la sua ex squadra ha parato 2 rigori. A Torino ha fermato Veretout, al ritorno Pellegrini. Dopo l’inizio in salita, ora è una delle sicurezze di questa Juve.

 

 

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