Intervistato da Dazn, il portiere della Juve Szczesny ha detto: “Sono arrivato nel momento giusto: avevo tanto da imparare, ma avevo un’esperienza a livello internazionale importante. Mi sentivo pronto ad affrontare una situazione che prevedeva la sostituzione di uno come Gigi Buffon, che a me sembrava una cosa facile ai tempi, ma magari per un altro non così tanto sveglio a livello mentale non sarebbe stato semplice da gestire. Cosa vedo nel mio futuro? Buio (ride, ndr)”.
Sul suo rapporto con i compagni: “Sono uno che non può entrare in campo carico: quando sto per entrare in campo carico so che sto per combinare qualcosa. Il rapporto con i difensori è molto importante: devi fare un profilo psicologico di ogni giocatore. C’è chi ha bisogno di coraggio per tutti e 90 i minuti e sono quelli che devi massacrare: quando Joao Cancelo è stato qua mi soffriva per 90 minuti, tutta la stagione, e dopo la partita mi diceva ‘Basta Tek’. Ma lui ne aveva bisogno, secondo me, magari ho sbagliato perché dopo un anno se n’è andato“.
Chiosa finale sugli errori commessi: “L’errore da giovane mi sembrava la fine del mondo, ma più ne fai più sei abituato a farne e li accetti. Fa parte del gioco. Nel bene o nel male l’aspetto mentale non dovrebbe mai cambiare, ma da giovane mi sembrava molto più difficile. Oggi gli errori li accetto: il giorno dopo la partita li analizzi, ma durante la partita non mi cambia la vita”.