Il Tribunale Commericale di Madrid ha intimato ieri alla UEFA di cancellare le procedure disciplinari nei confronti di Real Madrid, Barcellona e Juventus, relativamente al progetto Super League. Dopo le minacce del Presidente UEFA Ceferin sull’esclusione dalle competizioni UEFA per due anni per i tre club, il numero uno dell’organismo calcistico europeo è stato costretto a fare retromarcia: dopo le accuse verbali e le velate, non più di tanto, minacce ai presidenti dei club dissidenti e ai club stessi, oggi è stato costretto a fare retromarcia su quando preventivato all’inizio di questa vicenda.
Le UEFA ha quindi comunicato ieri sera, attraverso una nota, di aver sospeso tutti i procedimenti contro i tre club di cui sopra, ma ha ribadito le sue durissime posizioni contro la Super League, facendo sapere inoltre che si appellerà alla Corte Provinciale di Madrid contro le ordinanze del Tribunale Commerciale. Si passa quindi al secondo grado , in attesa della sentenza della Corte Europea, che però potrebbe deliberare anche fra dodici mesi. In questo lasso di tempo la scelta più logica sarebbe quella di sedersi a tavolino per un confronto, come richiesto più volte dai tre club ancora dentro il progetto: da Nyon sono sempre arrivati rifiuti, e nonostante questo anche Andrea Agnelli, nella sua lettera agli azionisti di ieri, ha ribadito la totale apertura al dialogo delle tre squadre. La UEFA dal canto suo, è quella che rischia maggiormente, dato che la Corte Europea non discuterà della Super League, bensì del monopolio della UEFA sul calcio europeo e la sua compatibilità con le leggi dell’Unione Europea in fatto di concorrenza.
Questo il comunicato: “La UEFA ribadisce la sua opinione di aver sempre agito in conformità non solo dei suoi statuti e regolamenti, ma anche del diritto dell’UE, della Convenzione europea dei diritti dell’uomo e del diritto svizzero in relazione al progetto della cosiddetta “Super League”. La UEFA rimane fiduciosa – e continuerà a difendere – la sua posizione in tutte le giurisdizioni pertinenti. La UEFA ha sempre agito in buona fede durante i procedimenti pendenti davanti a un tribunale di Madrid. Di conseguenza – e nonostante l’UEFA non riconosca la giurisdizione del Tribunale di Madrid e creda fermamente di aver sempre agito nel pieno rispetto dei procedimenti in corso – l’UEFA ha presentato oggi osservazioni formali al Tribunale di Madrid dimostrando la continua osservanza delle ordinanze. Inoltre, la UEFA ha presentato istanza di ricusazione del giudice che presiede il presente procedimento in quanto ritiene che vi siano significative irregolarità in tali procedimenti. In linea con la legge spagnola – e nell’interesse fondamentale della giustizia – la UEFA si aspetta che il giudice in questione si faccia immediatamente da parte in attesa della piena e corretta considerazione di questa mozione. Inoltre, la UEFA farà anche ricorso formale a un tribunale superiore, la Corte provinciale di Madrid (Corte d’appello). La UEFA continuerà a prendere tutte le misure necessarie, in stretta conformità con il diritto nazionale e dell’UE, al fine di difendere i propri interessi e, soprattutto, quelli dei suoi membri e di tutte le parti interessate del calcio”.
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