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Il calcio è stato sconvolto ieri da una nuova competizione, creata da 12 squadre dell’élite europea, e che dovrebbe prendere il via il prima possibile. Questo il comunicato della Juventus in relazione all’adesione della nuova competizione.
“Juventus Football Club S.p.A. annuncia la sottoscrizione di un accordo con altri top clubeuropei, ossia Associazione Calcio Milan S.p.A., Arsenal Holdings Limited, Club Atlético de Madrid S.A.D., Chelsea Football Club Limited, Football Club Barcelona, F.C. Internazionale Milano S.p.A., The Liverpool Football Club and Athletic Grounds Limited, Manchester City Football Club Limited, Manchester United Football Club Limited, Real Madrid Club de Futbol e Tottenham Hotspur Limited, per la creazione di una nuova competizione calcistica europea, la Super League. I club hanno concordato di partecipare alla Super League con un progetto di lungo termine. È previsto che altri top club europei aderiscano al progetto Super League, così da costituire un nucleo di club composto da un numero massimo di 15 membri fondatori permanenti, ai quali, in ciascuna stagione sportiva, si aggiungeranno altri club secondo un processo di ammissione, per un totale di 20 club”. (Juventus.com)
Dure le reazioni dal mondo del calcio, con la FIFA e la UEFA sul piede di guerra: le due organizzazioni minacciano cause miliardarie contro i club partecipanti, oltre alla loro esclusione da tutte le competizioni Nazionali ed Europee controllate dai due organismi: “La FIFA può solo esprimere disapprovazione per un campionato a sistema chiuso europeo fuori dalle strutture calcistiche internazionali e non rispettando i suddetti principi. La Fifa è a favore della solidarietà del calcio e di un modello equo di ridistribuzione della ricchezza che possa aiutare la crescita del calcio come sport, particolarmente a livello globale: la crescita del calcio a livello mondiale è la missione primaria della Fifa. Nella nostra visione, secondo i nostri statuti, ogni competizione – nazionale, regionale o globale – deve sempre riflettere i principi chiave di solidarietà, inclusività, integrità e equa ridistribuzione finanziaria. I governi del calcio dovrebbero impiegare ogni mezzo, legale, sportivo e diplomatico, per assicurarsi che i principi rimangano quelli. La Fifa sostiene l’unità del mondo del calcio e richiama tutte le parti coinvolte in questa accesa discussione ad un dialogo calmo, costruttivo ed equilibrato per il bene del gioco, nello spirito della solidarietà e del fair play. La Fifa farà ovviamente tutto il necessario per contribuire ad andare avanti con armonia, nell’interesse generale del calcio”