Ieri sera a San Siro si è disputato il match di ritorno di Europa League tra Milan e Stella Rossa, terminato con il risultato di 1-1 e che dunque, sorride ai rossoneri che, si qualificano cosi agli ottavi di finale in virtù del 2-2 maturato all’andata. Al termine del match, è stato l’allenatore degli ospiti Dejan Stankovic ad analizzare quello che è stato l’andamento della gara e lo ha fatto durante la conferenza stampa post partita. L’ex giocatore di Lazio e Inter si è poi soffermato anche sulla lotta scudetto, incoronando i nerazzurri come i favoriti alla conquista del titolo.
SULLA PARTITA – “La qualificazione era possibile dal primo minuto, i miei ragazzi sono stati bravi, coraggiosi, loro c’erano sia qua che a Belgrado, 60 minuti con il Milan e con noi in dieci uomini. Sono orgoglioso, so cosa abbiamo fatto in 180 minuti. Non piango, hanno dimostrato che possiamo fare grandi cose. Sarò sempre al loro fianco perché lo meritano. Questa è la mia squadra, dove sono cresciuto, non conosco altre strade all’infuori di questa. Un anno fa ho portato una cultura diversa di lavoro, approccio, attaccamento alla maglietta e al grande club. Abbiamo fatto un po’ di cambiamenti e il club ha creduto in me. Io non ho giocato a cricket, ho giocato 20 anni a calcio e un po’ me ne intendo. Non è stato facile ma abbiamo costruito un punto di partenza forte”.
SUL MILAN – “Ibra è mio fratello, gli scivola tutto addosso. Il Milan deve migliorare, negli ultimi 20 giorni è andato così così. Il campionato dipende solo dall’Inter, per la squadra che ha è favorita per lo scudetto”.
COSA VI SIETE DETTI CON IBRA? – “Sono dispiaciuto, se mi faceva battere il calcio d’angolo… in dieci contro dieci potevo avere più possibilità, ma l’arbitro doveva farci battere l’angolo. Gli ho detto che doveva darci il premio e farci battere, ma non faccio polemica”.
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