Stagione Juve, futuro Pirlo: parlano gli ex bianconeri - JuveNews.eu

Stagione Juve, futuro Pirlo: parlano gli ex bianconeri

Le dichiarazioni di alcuni ex calciatori juventini ai microfoni della Gazzetta dello Sport

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Dopo la sconfitta con il Benevento, a undici partite dal termine del suo campionato, la Juventus si trova in terza posizione a dieci punti dalla capolista Inter. Lo scudetto appare sempre più lontano, mentre la Champions, per la seconda annata consecutiva, è sfumata agli ottavi di finale. Intervistati dalla Gazzetta dello Sport, alcuni ex bianconeri hanno così analizzato il momento della squadra di Andrea Pirlo:

“Sono stati fatti errori di mercato, ci voleva più coraggio con le cessioni. Pirlo è stato un grande, ma non è ancora un tecnico. Però chiunque al suo posto avrebbe avuto difficoltà”. (Altafini)

“È vero che quando la Signora chiama è difficile dire di no, ma io la scorsa estate fossi stato in Pirlo, a inizio carriera, vedendo il grande rinnovamento della squadra avrei fatto un passo indietro, partendo dall’Under 23. Ma è la sua unica “colpa”. I cicli finiscono, ma la dirigenza in questi anni si è guadagnata più di qualche bonus”. (Borriello)

“Io andrei avanti con Andrea, non è certo l’unico colpevole. La Juve fa molta fatica in mezzo al campo, deve intervenire lì vedendo quanto può spendere e chi può vendere. Non è semplice, certo, e non si può permettere di prendere De Jong, che pure è fortissimo. La sconfitta più pesante? Quella con il Porto, non il Benevento”. (Toni)

“Non vedo errori particolari, la squadra è nuova e vincere dopo nove scudetti è difficile. Pirlo è giovane come la squadra, serve tempo per avere equilibrio: è giusto dargliene, penso che possa fare bene in futuro” (Zoff)

“Detto che vincere per dieci anni di fila era cosa impensabile, sono state fatte scelte sbagliate nella composizione della squadra, con giocatori non all’altezza, specie in mezzo. Ma pure tante scelte sbagliate, calciatori fuori, fasce sempre perforabili. Su Pirlo valuterà la società, in generale c’è da riflettere, non vedo tante basi da cui ripartire”.  (Brio)

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