La Serie A 2021/22 è ufficialmente giunta al termine. Ieri gli ultimi due verdetti della stagione: il Milan si è laureato Campione d’Italia, vincendo per 3-0 al Mapei Stadium contro il Sassuolo e la Salernitana è riuscita in un’incredibile salvezza, nonostante la sconfitta interna per 4-0 contro l’Udinese, grazie al pareggio per 0-0 del Cagliari a Venezia. E’ stato un campionato ricco di emozioni e colpi di scena… ma in casa Juve non c’è molto per cui sorridere. Per i bianconeri infatti è stata una stagione deludente sotto molti punti di vista, a partire dai risultati: zero trofei conquistati, come non succedeva da 10 lunghissimi anni: all’epoca sulla panchina sedeva Luigi Delneri.
Massimiliano Allegri avrebbe dovuto riportare la Vecchia Signora subito in alto, ma è ormai chiaro a tutti che il processo di rivoluzione non sarà così breve. All’inizio i problemi della Juve erano in difesa: tante disattenzioni, qualche papera di Szczesny e decisamente troppi gol subiti.
Il tecnico bianconero, con il passare dei mesi, è riuscito a blindare la porta, ma invece sono rimaste le lacune in fase offensiva, con molte difficoltà nel creare occasioni da gol e tirare in porta. 57 gol fatti, ben 27 in meno dell’Inter. L’arrivo a gennaio di Vlahovic ha colmato solo in parte il vuoto lasciato dall’addio di Cristiano Ronaldo, ma a preoccupare è stato il gioco.
La Juve, infatti, segna poco perché gioca un calcio terribilmente difensivo. Lo dimostrano gli zero tiri in porta effettuati nell’ultima partita della stagione contro la Fiorentina, una delle peggiori dell’ultimo periodo.
Ora ci sarà un’estate intera per riprogrammare, rinforzare la rosa con innesti mirati e provare a sistemare i vari problemi. Allegri sarà confermato in panchina, ma il tecnico italiano d’ora in poi non potrà più sbagliare. Il prossimo anno dovranno esserci dei miglioramenti sotto tutti i punti di vista, altrimenti sarà addio.