Aldo Spinelli -ex presidente di Genoa e Livorno- conosce bene sia Cristiano Giuntoli che Massimiliano Allegri. Questa la sua lunga intervista rilasciata a Tuttosport oggi in edicola: “Un’accoppiata di ferro: con loro tornerà la Juventus che vince. E che fa affari fuori dal campo, comprando a poco e rivendendo a tanto. Cosa farei oggi? Esattamente quello che ha fatto la Juventus, mi sarei fiondato su Giuntoli. È un gran conoscitore del mercato, un dirigente che sa spendere bene e che sa anche guidare nella giusta direzione le società per cui lavora: è il miglior investimento che il club bianconero potesse fare in questo momento, il vero colpo di mercato dell’estate in Serie A”.
E ancora: “La società, affidandosi a lui, ha la certezza di pescare bene dal mazzo e di farlo senza spendere cifre folli. Poi, certo, non si può pensare di fare un grande mercato senza mettere mano al portafogli: come si suol dire, servono le palanche! Ma il club bianconero ha il vantaggio di avere un ampio parco giocatori e tanti giovani con cui poter, anche, monetizzare».
Prima vendere e poi acquistare: soprattutto per cercare di liberarsi da alcuni ingaggi esagerati che ormai appartengono a
un calcio del passato. Fatto questo primo passo, allora, la Juventus può davvero andare incontro all’anno della rinascita sotto tutti i punti di vista. E una società come quella, per me, non impiega più di due anni per tornare al suo massimo splendore. Soprattutto potendosi affidare a Giuntoli e ad Allegri”.
Infine: “Il palmares parla per lui, anche lo scorso anno ha fatto i miracoli tra infortuni e penalizzazioni. Lo incontro quasi tutti i week-end a Montecarlo: è carico e convinto di potersi prendere fi n da subito le sue rivincite sul campo. Non ha nemmeno voluto ascoltare altre proposte. Mi parla in continuazione dei giovani di proprietà del club: tra quelli in rosa e quelli in prestito, ne conta 7-8 all’altezza della prima squadra. E almeno 4-5 li vorrebbe con sé per il prossimo campionato.
Sul mercato e i giovani: “Un gran conoscitore del mercato, sa spendere bene e sa guidare le società per cui lavora: è il vero colpo di quest’estate. Allegri bravissimo anche quest’anno, ora vuole le sue rivincite in campo. Non si può continuare a mandare in fumo milioni su milioni a ogni bilancio: Cristiano Ronaldo ha fatto i suoi gol, ma anche i suoi danni a livello economico. Servono progetti seri come la Next Gen della Juventus, anche se poi richiedono spese importanti: i talenti li trovi e li formi soltanto se investi. La seconda squadra, in ogni caso, è uno strumento fondamentale per far maturare i ragazzi, mentre tutt’intorno il panorama è desolante. Nessun lavora davvero sui giovani e, senza di loro, il calcio italiano perde tutto. Basta guardare al doppio fallimento mondiale della Nazionale: Mancini per trovare una punta è dovuto andare
a cercare Retegui in Argentina”