Stefano Sorrentino è intervenuto ai microfoni di TuttoMercatoWeb Radio, nel corso del programma Guelfi e Ghibellini. L’ex portiere del Chievo ha parlato del futuro di Paulo Dybala: “Il consiglio che gli darei è di rimanere in Italia, perché è ancora uno dei campionati più belli. È un valore aggiunto, lui può ricoprire più ruoli, dipende dalla squadra e da come vogliono giocare. A livello ambientale Roma è travolgente e se si è esposto Totti vuol dire che Roma spinge forte. Roma è più vicina a Palermo come piazza e potrebbe dargli di più. Poi c’è il progetto da una parte e c’è la Champions dall’altra. La Roma con Mourinho ha un futuro importante“.
Poi è tornato sul rigore parato a Cristiano Ronaldo in Juventus-Chievo del 2019: “Io sono stato il primo in Italia a parare un rigore a CR7, lo avevo studiato e avevo già deciso come fare. L’avevo detto a un mio amico che infatti ha pubblicato un video, mentre l’arbitro fischia si sente lui che racconta in anticipo quello che gli avevo detto“.
Ora la nuova vita da dirigente: “Mi auguro di fare bene come presidente del Chieri, aver avuto presidenti importanti mi ha aiutato. Vorrei avere un millesimo dell’istinto di Maurizio Zamparini per i grandi giocatori e la pazienza, l’umiltà, la pacatezza di Campedelli. Io ringrazierò sempre la famiglia Zamparini. Il Chieri è in serie D abbiamo un centro sportivo bellissimo dove da settembre partirà la mia scuola calcio dei portieri. La serie D è difficile. A me piacerebbe puntare sui giovani del territorio. I nostri vivai non sono aiutati perché anche nelle società dilettantistiche vanno a prendere i giovani stranieri. Bisognerebbe mettere dei limiti, un tetto agli stranieri come si faceva una volta. E allora possiamo tornare all’Italia di Totti e Del Piero. Solo una squadra su 20 ha meno del 50 percento di stranieri in rosa“.