Luca Serafini, giornalista, ha detto la sua nel suo editoriale su Milannews.it. Ecco le sue parole sulla Juventus: “Una sfilza interminabile di nomi è già associata al Milan per la prossima stagione. Il mercato imperversa, eppure ci sono prima la Juve e il Verona per difendere e consolidare il piazzamento che riporta in Champions. Normale: le montagne russe su cui i rossoneri hanno vissuto questo 2023, spostando lo stomaco e mettendo a dura prova il cuore dei tifosi, necessita il riposizionamento dei binari in orizzontale, perché la marcia futura riprenda costante e lineare. La stagione è spaccata in due e, come davanti a uno specchio, riflette virtù e limiti, contraddizioni e conferme, passando inevitabilmente, inesorabilmente, per il contributo che troppi giocatori non hanno saputo, potuto o voluto dare.
Da agosto a novembre un cammino all’altezza, secondo posto in continuità sulla scia ravvicinata del Napoli e un girone europeo positivo, con trappole e insidie superate. Mentre in Champions rivedevamo la fame e la ferocia dello scudetto, in serie A la sensazione è sempre stata – invece – quella che prima o poi dovesse accadere qualcosa di positivo, in un miraggio agonistico che si è miseramente dissolto da gennaio in poi. C’entrano quella maledetta sosta di dicembre, zeppa di difficoltà a tutti i livelli; gli infortuni, le lente guarigioni e il rendimento insufficiente di mezza rosa; un atteggiamento mentale spesso sbagliato, superficiale, lontano appunto da quei cardini che aveva sostenuto la squadra nei 3 anni di gestione Pioli. Come dico (e penso davvero) da tempo, ci sarà modo per definire le responsabilità di tutti, ma non è ancora tempo né di giudizi né di altro tipo di distrazioni.
La Juventus è al varco, l’orgoglio avrà rimesso insieme i cocci dopo la doppia bastonata di lunedì sul campo a Empoli e negli uffici federali. In questi mesi di tormenti bianconeri, si parla più del sistema di giustizia sportiva che dei reati eventualmente commessi. Uno strano modo di affrontare la questione. Ci stiamo crogiolando per le 5 semifinaliste nelle coppe europee e poi per le 3 finaliste, ma il sistema calcio italiano non meritava questo premio. Lo hanno meritato Inter, Roma e Fiorentina sul campo, fuori da ogni dubbio, ma ancora troppi asterischi sono sparsi nelle classifiche dei vari campionati dalla A in giù, troppe penalizzazioni, troppi rischi di fallimento sparsi in varie categorie. Nessun sistema calcio delle altre 4 grandi realtà europee ha le sue classifiche “falsate” da sentenze e punti sottratti a tavolino, come da noi. E’ quel “falsate” che non mi torna: chi falsa? Chi bara o chi punisce i bari? Fatemi capire”.
Cristiano Giuntoli, dirigente della Juventus, ha detto la sua sui bianconeri, parlando anche del calciomercato.
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