Serafini: "Caso Juve? Si parla più del sistema che dei reati commessi"

Serafini: “Caso Juve? Si parla più del sistema che dei reati commessi”

Juventus-Nantes
Luca Serafini ha commentato il caso riguardante il processo alla Juve e la sentenza emessa dal Giudice Sportivo e costata la penalizzazione

A Milanews.it, il giornalista Luca Serafini ha espresso la sua opinione in merito al recente processo per il caso plusvalenze che ha coinvolto la Juventus. Ecco cosa ha detto: “Come dico da tempo, ci sarà modo per definire le responsabilità di tutti. Ma non è ancora tempo né di giudizi né di altro tipo di distrazioni. La Juventus è al varco, l’orgoglio avrà rimesso insieme i cocci dopo la doppia bastonata di lunedì sul campo a Empoli e negli uffici federali. In questi mesi di tormenti bianconeri, si parla più del sistema di giustizia sportiva che dei reati eventualmente commessi.

L’opinione sulla Juve

Il giornalista ha aggiunto: “Uno strano modo di affrontare la questione. Ci stiamo crogiolando per le 5 semifinaliste nelle coppe europee e poi per le 3 finaliste, ma il sistema calcio italiano non meritava questo premio. Lo hanno meritato Inter, Roma e Fiorentina sul campo, fuori da ogni dubbio. Ma ancora troppi asterischi sono sparsi nelle classifiche dei vari campionati dalla A in giù. Troppe penalizzazioni, troppi rischi di fallimento sparsi in varie categorie. Nessun sistema calcio delle altre 4 grandi realtà europee ha le sue classifiche “falsate” da sentenze e punti sottratti a tavolino, come da noi. E’ quel “falsate” che non mi torna: chi falsa? Chi bara o chi punisce i bari? Fatemi capire”. 

La stagione del Milan

Nell’intervista, non è mancata per Serafini la domanda sul Milan prossimo avversario di campionato della Juventus. Ecco le sue parole sulla stagione rossonera: “La stagione è spaccata in due. Si passa per il contributo che troppi giocatori non hanno saputo, potuto o voluto dare. Da agosto a novembre un cammino all’altezza. Secondo posto in continuità sulla scia ravvicinata del Napoli e un girone europeo positivo, con trappole e insidie superate. In Champions rivedevamo la fame e la ferocia dello scudetto. In serie A la sensazione è sempre stata invece quella che prima o poi dovesse accadere qualcosa di positivo. Un miraggio agonistico che si è miseramente dissolto da gennaio in poi. C’entrano quella maledetta sosta di dicembre, zeppa di difficoltà a tutti i livelli. Gli infortuni, le lente guarigioni e il rendimento insufficiente di mezza rosa”.