Il papà di Sekulov: "Nikola? Alla Juve sono contentissimi di lui"

Il papà di Sekulov: “Nikola? Alla Juve sono contentissimi di lui”

Teo Sekulov, padre di Nikola, calciatore della Juventus Next Gen, ha detto la sua sul figlio, parlando anche del futuro.

Teo Sekulov, papà di Nikola, calciatore della Juventus, ha detto la sua a Tuttosport. Ecco le sue parole: “Come sarà? Come vivremo lontani da lui? Sa, siamo molto legati, non è stato facile, soprattutto per noi. Il primo anno faceva avanti e indietro. Lo portavo io, lo aspettavo, magari stavamo due o tre giorni insieme. Fu comunque molto importante, anche perché così capimmo anche cosa significasse stare alla Juventus. E vivemmo in prima persona l’ottima organizzazione della società.

Quando me l’ha comunicato ero in Svizzera dall’altro mio figlio, Mite. Anche lui era un calciatore, un portiere, di proprietà della Juventus. Lui non ha mai esordito in bianconero perché veniva sempre girato in prestito, poi dopo tanti infortuni ha deciso di cambiare vita e di smettere di giocare. Eravamo insieme quando Nikola mi chiamò, ricordo ancora come fosse un sabato: “Papà, il nostro sogno si è avverato. Mi hanno convocato in prima squadra”. Da lì tutti a piangere, noi e lui. Nella nostra famiglia si vive a pane e calcio. Io ero un calciatore, come suo zio e mio papà, che militava nel Vardar Skopje. Nikola ci ha superato tutti. Speriamo possa arrivare ancora più lontano.

Già da un po’ leggo queste cose. Ha tanta qualità, alla Juventus sono contentissimi di lui. Ci hanno detto che come Nikola ne hanno visti pochi nel settore giovanile, per forza fisica e velocità. Solo il tempo dirà che tipo di carriera potrà vivere. Nikola è un grande lavoratore. Arriva per primo all’allenamento ed esce per ultimo. È un ragazzo positivo, educato, sorridente e generoso. Quello che deciderà la Juventus, che è il club proprietario del cartellino, andrà bene per noi. Sarebbe bello vederlo giocare qualche amichevole estiva con la prima squadra, ma ripeto: qualsiasi decisione prendano i bianconeri, a noi andrà più che bene”.