Seedorf: "Pensavo la Juventus rimanesse più attaccata alla testa della classifica" - JuveNews.eu

Seedorf: “Pensavo la Juventus rimanesse più attaccata alla testa della classifica”

Clarence Seedorf
L'ex calciatore olandese del Milan ha parlato in una lunga intervista della Serie A e delle squadre che si stanno combattendo il campionato

L’ex giocatore del Milan Clarence Seedorf ha parlato intervistato dai microfoni de Il Corriere dello Sport, ai quali ha detto la sua sulla lotta Scudetto e sulla Champions League.

Seedorf, Real-City va considerata una finale anticipata?
“La vera finale anticipata sarebbe stata City-Liverpool, le due squadre da tutti indicate come le favorite insieme al Psg. Nessuno pensava che il Villarreal potesse arrivare in semifinale e quanto al Real a settembre non era considerato sullo stesso livello delle tre che ho detto poco fa. Lo è diventato eliminando Psg e Chelsea”.

Perché le italiane da anni faticano in Champions?
“Le responsabilità non sono delle vostre squadre, ma del governo italiano. Perché i club tornino a essere competitivi, bisogna sbloccare il discorso degli stadi, permettere loro di costruire impianti di proprietà senza dover attendere anni per avere le autorizzazioni. I sindaci che continuano a non decidere fanno un danno ai tifosi, alle società e alle proprie città. L’Italia dal punto di vista degli stadi è uno dei pochi Paesi in Europa che non si è modernizzato e, senza gli introiti che un nuovo impianto garantisce, non intendo i biglietti, è un miracolo che le italiane abbiano una presenza importante in Europa”.

Le sue parole saranno musica per certi presidenti.
“Non faccio campagna elettorale, dico solo quello che penso guardando cosa è successo nel resto d’Europa. Puoi essere un bravo dirigente e programmare gli investimenti, magari scovare giovani interessanti, ma se ti mancano gli introiti che uno stadio moderno può portare… L’altro problema è la Lega: nella Premier League inglese e nella Liga spagnola viene perseguito un interesse collettivo, mentre in Italia ognuno pensa a se stesso. Così, anche se la Serie A è un prodotto importante, uno dei migliori campionati del mondo per la sua storia, perde in competitività e venderlo all’estero non è semplice”.

Tornando alla Champions, chi tra le italiane deve avere più rammarichi?
“Molti direbbero la Juventus, che è stata eliminata dal Villarreal, o il Milan, che non ha superato la fase a gironi. Io invece la penso in maniera diversa: negli ultimi sette anni la Juventus ha fatto il massimo raggiungendo due volte la finale, mentre il Milan partendo dalla quarta urna ha lottato fino all’ultima giornata. Senza dei correttivi al sistema calcio, i risultati delle italiane in Champions saranno sempre più o meno questi. Di conseguenza, per il Paese vuol dire meno visibilità a livello mondiale e anche meno turismo. È possibile che Manchester diventi più importante di Milano?”

Capitolo campionato: la stuzzica una Serie A così avvincente?
“Me l’aspettavo e a inizio stagione avevo detto che sarebbe stato un torneo più competitivo rispetto al passato, con più squadre in corsa per titolo. Credevo che Juventus e Napoli sarebbero restate “attaccate” alle milanesi ancora di più, ma non hanno fatto il massimo. Anche la Roma e la Lazio potevano avere più punti”.

 

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