Sconcerti: "Vlahovic? Non conosco una società che avrebbe rifiutato 75 milioni" - JuveNews.eu

Sconcerti: “Vlahovic? Non conosco una società che avrebbe rifiutato 75 milioni”

Mario Sconcerti
Il giornalista ha parlato

[fncvideo id=679923 autoplay=true] Mario Sconcerti, noto giornalista, ha parlato ai microfoni di TMW circa l’affare che porterà Dusan Vlahovic alla Juventus: “Non ho mai creduto alla positività al Covid di Vlahovic. Comunque per come è andata, non c’era altro da fare per la Fiorentina. Non conosco una società che avrebbe rifiutato 75 milioni per un giocatore in questi tempi. Sono stati bravi, perché hanno retto e sono riusciti a vendere il giocatore nell’unico momento in cui poteva farlo. E’ una questione che si chiude bene per tutti sia per la Fiorentina che per la Juve. 

Credo che senza Vlahovic il danno tecnico sarà notevole per la Fiorentina. Credo che sarà difficile migliorare, anche se il calcio è un gioco misterioso. Il danno tecnico è tanto, Vlahovic è straordinario e risolverà molti problemi della Juve se sarà accolto bene dalla squadra guidata da Allegri. Di solito i giocatori diventano gelosi quando arriva uno particolarmente spinto dai giornali e questo non deve accadere alla Juve. Avrà bisogno di un periodo di acclimatamento, ma cambia davvero la Juve, che adesso arriverà in Champions e si avvicinerà anche ad altre squadre in classifica.

Ora si vedranno tanti bluff. Non mi sembra ci siano grandi squadre. Se vuoi stare al passo della Juve, devi trovare dei soldi che non hai e rispondere all’acquisto di Vlahovic. Non puoi prendere in prestito, ma rispondere in maniera altrettanto pesante e non so se le altre hanno le possibilità economiche per farlo, forse solamente l’Inter. Calcio italiano a rischio default? Non c’è dubbio, ma se la risolvano da soli. Quando prendi un’impresa sai che puoi trovare dei problemi e loro li hanno trovati purtroppo e non credo che il Governo della aiutare. Non credo che lo Stato debba risolvere i problemi delle grandi imprese private, come quelle calcistiche. Non è un momento questo più brutto di prima“.

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