[fncvideo id=664018 autoplay=true]
Conquistare un posto in zona Champions League, per quanto difficile, è ancora possibile. Questo è il verdetto del Mapei Stadium, dove nella serata di ieri la Juventus ha regolato il Sassuolo con il risultato di 3-1, frutto delle reti messe a segno da Rabiot e Ronaldo nel primo tempo e da Dybala a metà ripresa. Tre punti importanti, certificati anche dall’eterno Buffon capace, a 43 anni, di neutralizzare un rigore e compiere altri importanti interventi che hanno tenuto a galla la Juve in un momento di difficoltà. La partita di ieri è stata analizzata così dal giornalista Mario Sconcerti nel suo consueto editoriale per calciomercato.com:
“Siccome il calcio è un riassunto della vita, ha sempre una sua puntualità grave. Buffon ne è l’ultimo interprete. Confessa di voler togliere il disturbo alla Juve, ammette di non sapere cosa fare dei suoi 43 anni, di aver dato tutto e ricevuto altrettanto, ma nel tutto non può che dimenticare il rigore parato il giorno dopo a Sassuolo. Cioè la grande storia con la Juve continua, si forma ancora partita dopo partita come sempre. Il vero cinema siamo noi, il caso eccezionale ritorna sempre un po’ normale.
Forse tutto il calcio è davvero figlio di un prodigio, trascurabile come gli uomini in mutande che lo costruiscono e magico come la qualità quantistica che né è alla base. E’ questo l’ultimo regalo di Buffon, una constatazione che diamo sempre per data fino a dimenticarla. Il calcio è indifferente ai progetti, è una diversità che si insegue guidata dalla tua differenza. Allargate il concetto. Nella Juve di Sassuolo che tiene in corsa una Juve magra, un gol lo salva Buffon e un grande gol lo segna Ronaldo. Ottant’anni in due, pura magia archeologica, cioè paradosso per una squadra che voleva rifondarsi. Che diventa nel calcio solo una vecchia consuetudine”. Attenzione però perché in queste ultimissime ore sono arrivate alcune pesanti novità in casa bianconera, terremoto in vista: “Ecco cosa può succedere senza Champions” <<<