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La Juventus, in una stagione certamente non facile, ha conquistato il suo secondo trofeo dopo la Supercoppa Italiana vinta a gennaio contro il Napoli. La Coppa Italia torna nella bacheca del club bianconero per la prima volta dopo il 2018, proiettando la squadra a 14 successi totali nella competizione. Decidono le reti dell’ex di turno Kulusevski, con un gran sinistro a giro a spiazzare Gollini, e di Chiesa, che ha battuto il portiere nerazzurro dopo uno splendido scambio proprio con l’esterno svedese. Nel suo consueto editoriale per calciomercato.com, il giornalista Mario Sconcerti ha analizzato il successo della Vecchia Signora e il possibile futuro di Andrea Pirlo:
“Stavolta Pirlo ha fatto meglio di Gasperini, ha adattato la Juve al gioco totale dell’avversario rispondendogli spesso con moneta simile. McKennie è rimbalzato da una marcatura all’altra come i tanti liberi dell’Atalanta (Romero, Toloi, Pessina). Rabiot non ha giocato in verticale, è rimasto basso accanto a Bentancur offrendo finalmente alla squadra una base sicura. Kulusevski ha fatto Malinovski e Chiesa ha deciso la partita nelle posizioni di Muriel e con la stessa velocità. Adesso si tratta di capire il futuro. Non so se Pirlo riuscirà ad andare in Champions, il Milan ha vinto quindici volte in trasferta, potrebbe vincere anche a Bergamo.
Non è mai una partita da sola a decidere la qualità di una stagione. Il giudizio deve essere più ampio. Per esempio, si discute Pirlo per aspettare chi? Una cosa sono Zidane o Allegri, altra cosa sarebbero nuovi esperimenti. Allora potrei continuare con il mio alunno ormai diplomato. Pirlo in effetti ha cambiato l’ultima Juve, sta facendo girare Chiesa e Kulusevski intorno a Ronaldo ma lasciandolo più marginale. Sono tracce di una prima Juve senza di lui. Una cosa mi sembra certa: per tornare subito ad alti livelli, meno si cambia, meglio è. Semmai si aggiunge”.