[fncvideo id=657837 autoplay=true] TORINO – Mario Sconcerti, noto giornalista, ha parlato attraverso il suo editoriale per il Corriere della Sera della lotta allo scudetto nel campionato di Serie A. Queste le sue parole: “Una grande società non guarda la propria squadra allontanarsi dal campionato mentre il suo miglior attaccante è al Festival di Sanremo. Infortunato o no importa poco. Se il gruppo, il calcio, le partite, sono fatte di particolari, quei particolari vanno cercati tutti insieme, altrimenti non coincideranno mai. Il Milan ha tirato pochissimo contro l’Udinese e per darsi spinta ha squilibrato il suo gioco, ha giocato con quattro attaccanti e due soli centrocampisti, in eterna inferiorità numerica. Castillejo e Rebic non sono stati né buoni né cattivi, non hanno inciso, Leao è quasi scomparso, il gioco è stato sempre tranquillo, senza spinte, lontano dall’aggressività e dalla personalità che deve avere una squadra quando si gioca il campionato. Si può perdere la stagione, ma insieme. Vedere Ibrahimovic che recita un copione per far ridere la gente mentre il Milan dall’altra parte perde la strada, è una contraddizione troppo forte, non appartiene al calcio, è cattiva satira. In queste condizioni è giusto perdere, non si è da scudetto.
Poi ancora: “Nella mischia che segue ci sono dati importanti da capire. I punti recuperabili non sono infiniti, per qualunque posizione da Champions. Negli ultimi dieci anni, cioè un paio di epoche nel calcio, da qui alla fine le prime hanno recuperato al massimo cinque punti sulle avversarie. I calcoli non sono difficili anche se manca una partita a Lazio, Napoli e Juve. L’Atalanta è più completa della Juve e forse anche del Milan. Ha perso una volta sola nelle ultime quindici partite, la Juve tre volte, Milan e Roma quattro. Il Milan non ha neppure il vantaggio dell’Inter, che non ha più impegni, niente Coppe, e anche Sanremo in fondo finirà. Sta tornando la Roma, che vince molto e riavrà probabilmente il punto toltole per la sconfitta a tavolino alla prima giornata. È una squadra di un altro paese, Fonseca è un ottimo architetto che si dà poche alternative. Capisse l’Italia sarebbe forse il migliore. È possibile che la Roma diventi l’avversario del Milan per la Champions. Atalanta e Juventus mi sembrano avanti. Sta tornando soprattutto il Cagliari. D’altra parte è tanto tempo che a questo punto della stagione la terzultima alla fine si salva. Ma attenzione, anche qui c’è un limite alla rimonta, la storia dice non più di quattro punti”.
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