Sconcerti: "Ma a Ronaldo interessa qualcosa di noi?" - JuveNews.eu

Sconcerti: “Ma a Ronaldo interessa qualcosa di noi?”

L'editoriale del giornalista per calciomercato.com

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Tra i maggiori argomenti di discussione dopo la settimana calcistica appena trascorsa c’è sicuramente Cristiano Ronaldo. Criticato aspramente dopo l’uscita dalla Champions League della Juve contro il Porto, in una sfida in cui non ha brillato, il fuoriclasse portoghese ha messo a segno la tripletta decisiva per battere il Cagliari alla “Sardegna Arena”. Tre gol che gli permettono di raggiungere quota 770 in carriera, scavalcando il brasiliano Pelè, e che lo confermano al primo posto della classifica dei marcatori.

A far chiacchierare è però la reazione avuta da Cr7 nel post-gara, quando ha rifiutato di concedere interviste ai giornalisti presenti, rimanendo in silenzio stampa ancora una volta, dopo quanto successo martedì scorso. Un gesto ampiamente criticato dal collega Mario Sconcerti nel suo consueto editoriale scritto per calciomercato.com:

“Ma a Ronaldo interessa qualcosa di noi? E’ una domanda di inizio lockdown, cioè piena solitudine e un po’ sfigata, che mi è venuta in mente pensando al suo infinito silenzio. Ci ha riempito di gol e di se stesso in mutande, ma mai una parola, un cenno che dimostrasse che è al corrente della nostra esistenza. Non so gli juventini, ma io mi sarei aspettato che dopo la sua terza eliminazione dalla Champions, potesse prendere un microfono, un giornalista e buttasse là un “mi dispiace”. Non pensando ai contratti che perdeva, ma al pubblico che dà un senso al suo lavoro. Perché anche il più grande attore per esistere e farsi grande ha bisogno del suo pubblico. Non dico un’intervista lunga, una foto con dedica, un ricordo indelebile, no, solo qualcosa per capire che stiamo insieme davvero, che non siamo sempre solo cornici. Bastava frase banale, chiedo scusa, detesto perdere, ci rifaremo, una riga qualunque che convalidasse la sua coscienza di noi. Perché così, siamo sinceri, sembra proprio che non gliene freghi niente”.

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