Sconcerti: "Italia senza campioni, nessuno si avvicina alla Nazionale di Lippi" - JuveNews.eu

Sconcerti: “Italia senza campioni, nessuno si avvicina alla Nazionale di Lippi”

Mario Sconcerti
L'editoriale del giornalista

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Vigilia di gara per l’Italia, che domani scenderà in campo contro la Lituania nel terzo incontro valido per le qualificazioni ai prossimi Mondiali che si giocheranno nel 2022 in Qatar. Gli azzurri arrivano dai successi, ottenuti entrambi con il risultato di 2-0, contro l’Irlanda del Nord e la Bulgaria, che valgono al momento il primo posto nel girone. A destare preoccupazione, però, sono le prestazioni messe in campo dai giocatori, che non hanno convinto in pieno la critica nonostante i successi portati a casa. Ai ragazzi del ct Roberto Mancini viene in particolare rimproverata l’assenza di veri e propri campioni, come sottolineato dal giornalista Mario Sconcerti a calciomercato.com:

“Cassano dice che l’Italia non ha campioni e per questo non vincerà gli Europei. Credo sia vero in sostanza, ma un torneo breve, tra nazioni simili che si scambiano continuamente i giocatori, si possa vincere anche in altri modi. Né vedo giocatori straordinari dalle altre parti. Vedo cumuli di ottimi giocatori in squadre come l’Inghilterra, la Francia, il Belgio, la stessa Italia, ma pochissimi giocatori capaci di grandi differenze. Però Cassano fa riflettere. Se penso all’Italia di Lippi ritrovo giocatori come Del Piero, Totti, Pirlo, Buffon, Cannavaro, De Rossi, si poteva scegliere un centravanti tra Toni, Inzaghi e Gilardino. Non abbiamo nessuno che si avvicini.

Oggi abbiamo due soli fuoriclasse, uno è Donnarumma, un ragazzo, l’altro è Chiellini, il giocatore forse migliore degli ultimi quindici anni. Ma sappiamo la sua età e i suoi acciacchi. Aggiungo Bonucci, un po’ stanco. Gli altri sono ottimi giocatori da mescolare insieme, a cui dare un motivo comune, ma hanno poco di storico. Questo non significa perdere. Sarebbero un limite per una stagione intera, non per sei-sette partite contro avversari che si equivalgono. Alla fine per fare la storia non è necessario assomigliare tutti a Napoleone. Basta Barella”.

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