Sconcerti: "Allegri sta gestendo male la comunicazione della Juve in questo momento" - JuveNews.eu

Sconcerti: “Allegri sta gestendo male la comunicazione della Juve in questo momento”

Mario Sconcerti
Il giornalista ha parlato

[fncvideo id=670034 autoplay=true] Mario Sconcerti, noto giornalista, ha parlato ai microfoni di TMW Radio di vari temi riguardanti la scorsa giornata di Serie A. Il giornalista ha anche parlato di Juventus-Milan di ieri, criticando la comunicazione del tecnico Massimiliano Allegri nel post-partita della gara. Queste le sue parole: “Con quale allenatore vorrei parlare dopo quattro giornate di campionato di Serie A? Parlerei volentieri con Mazzarri, perché è un allenatore estremamente bravo che era rimasto ai margini e fa piacere che sia tornato. E poi mi piacerebbe parlare con Allegri, perché sta gestendo male anche la comunicazione della Juventus in questo momento. E’ perfino troppo sincero, mai ammettere di aver sbagliato, perché te la fanno pagare poi.

Massimiliano Allegri

Lo dico anche se gli voglio bene, ma in questo momento lo vedo un po’ stonato, non è convincente quando parla. Dovrebbe essere un po’ più politico e cospargersi meno la testa di cenere. E’ un momento complicato, non viene capito dai suoi e avverte questa lontananza. Chiesa? Uno dei problemi della Juventus è proprio la formazione, ma poi c’è anche il problema degli equilibri. Ieri Chiesa poteva giocare ma Allegri stesso ha detto che gli portava un problema di equilibrio. Lui ha strappi eccezionali ma solitari.

Non ti da mai equilibrio. O farà trenta gol in campionato o dovrà ancora crescere in una grande squadra. Ieri la scelta era tra Chiesa e Rabiot. Il problema è che è il primo ad entrare e non è ancora negli undici. Chiesa non piace a tanti allenatori. Dybala? Non l’ho visto lottare, si è innervosito quando è stato fatto uscire perché è uno che pensa molto a se stesso. Serve un altro Dybala, perché non hai Ronaldo ora. Milan E’ una squadra che ha assenze improvvise. Vedi Leao, di cui avrebbe avuto bisogno ieri. Contro squadre forti devi avere tutti in palla. Ci sono tanti giovani, che sentono molto la partita”.

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