“Da buon argentino le posso dire che il campionato italiano è sempre un punto di riferimento, poi non è che convochiamo in base al torneo, ma per quello che fanno i giocatori. In Italia ne abbiamo tanti che rendono a buon livello e per quello li chiamiamo, in aggiunta al fatto che tutti noi dello staff siamo attratti dal modello e dalla cultura della Serie A e del vostro calcio”.
“La mancata convocazione di Dybala? Non c’è uno più dispiaciuto di me, Paulo è un giocatore che adoro. Però abbiamo bisogno di gente pronta, in piena forma. Ha avuto una stagione difficile, gli infortuni gli hanno impedito di giocare con continuità. È tornato troppo tardi, tra l’altro in un momento complicato per la Juve. Se avessimo avuto 26 giocatori l’avrei portato, ma di fronte a una lista così ristretta e complicata abbiamo dovuto prendere questa decisione. Ma è solo una pausa: il valore è fuori discussione, spero che recuperi presto spazio, forma e importanza e che torni con noi”.